Cronache

Le chat dell'orrore dello stupro: "Mi molestano..."

Negli sms inviati all'amica, la vittima avrebbe raccontato di essere "stata molestata". Il calciatore indagato, Manolo Portanova, si è avvalso della facoltà di non rispondere

Le chat dell'orrore dello stupro: "Mi molestano..."

"Mi molestano". Reciterebbe testuali parole uno degli sms inviati dalla ragazza di 21 anni che, ad inizio giugno, ha denunciato uno stupro di gruppo. Tra gli autori del presunto abuso vi è anche Manolo Portanova, calciatore di serie A e della Nazionale Under 20. Uno degli altri tre indagati avrebbe ammesso il rapporto sessuale sostenendo, però, che la giovane fosse consenziente. Al vaglio della procura di Siena ora vi sono le chat, i video e le foto della "notte incriminata".

La vicenda

I fatti risalgono alla notte tra il 30 e il 31 maggio. Una studentessa di 21 anni denuncia di essere stata stuprata durante una festa in un appartamento di Siena. Partono le indagini, si cercano riscontri, si individuano i presunti responsabili. E infine scattano arresti e denunce per violenza sessuale. Ai domiciliari finiscono tre giovani ventenni, due sono fratelli, mentre un minorenne di 17 viene denunciato alla Procura del Tribunale dei minori di Firenze. Nel gruppo dei presunti stupratori salta fuori anche il nome di un calciatore di serie A e della nazionale Under 20. È Manolo Portanova, centrocampista del Genoa (figlio di Daniele, ex difensore di Messina, Napoli, Bologna), una promessa del calcio italiano che era stato convocato a Coverciano nella partita che la Nazionale maggiore aveva disputato con l’Under 20 in vista degli Europei.

Le accuse

Dopo i primi riscontri, Portanova è finito ai domiciliari, così come altri due giovani coinvolti nella vicenda. La Procura di Siena, diretta da Salvatore Vitello, ha disposto accertamenti sullo smartphone del calciatore e degli altri indagati. Gli investigatori della squadra mobile di Siena hanno cercato i video del presunto stupro. Accertamenti simili sono stati condotti anche sul cellulare della ragazza che ha denunciato il presunto abuso. Il 9 giugno, il gip Jacopo Rocchi ha dato seguito agli interrogatori di due inquisiti ma entrambi pare si siano avvalsi della facoltà di non rispondere. I loro legali sostengono che non c’è stato alcuno stupro durante quella festa contestando la versione fornita dalla giovane.

L'interrogatorio

Stando a quanto si apprende dal quotidiano La Nazione, ieri mattina, Manolo Portanova sarebbe stato ascoltato nuovamente dal gip. "Si è avvalso della facoltà di non rispondere - ha chiarito l'avvocato Gabriele Bordoni al quotidiano fiorentino - portando un documento nel quale respinge nettamente la ricostruzione dei fatti contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare. Si proclama innocente". Un silenzio dovuto solo all'impossibilità del difensore di essere a Siena ma "anche ad una lacuna cognitiva degli atti ieri in parte depositati, mi riferisco in particolare ai verbali, dal pm".

Il legale ha presentato comunque l'istanza di riesame al tribunale della libertà di Firenze. E non esclude di chiedere che Portanova venga sentito dal pm. Il gip intanto ha rigettato la richiesta avanzata dagli altri due arrestati, lo zio del calciatore Alessio Langella e l'amico cameriere Alessandro Cappiello, di poter tornare a lavoro.

I messaggi audio

Al vaglio degli investigatori ci sono gli sms, le chat e i video della notte in cui si sarebbe consumato l'abuso. Tra i reperti, anche alcuni messaggi audio che la ragazza ha inviato ai cugini e un'amica mentre era all'interno dell'abitazione. In un sms inviato all'amica, alle ore 2.52, la ragazza scriveva di essere "stata molestata". "Le registrazioni audio sono tutte significative - scrive il gip Rocchi nell'ordinanza - ma assume peculiare rilevanza la registrazione in cui la persona offesa afferma di aver chiaramente manifestato il suo dissenso al rapporto sessuale di gruppo". Uno degli arrestati poco dopo il fatto chiede alla giovane "se avesse ancora voglia (con annessa risata)". E ancora, se è "viva".

I legali difensivi hanno nominato periti informatici per le indagini forensi relative al contenuto dei cellulari.

Giovedì alle 9 tocca al telefono di Langella, alle 12 a quello di Cappiello, alle 15 di Portanova e del minorenne indagato.

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