Sui siti porno Bossetti cercava "13enni", "rosse" e "vergini"

Depositata la perizia informatica sul suo pc: per gli inquirenti quella del muratore era una vera ossessione

Sui siti porno Bossetti cercava "13enni", "rosse" e "vergini"

Massimo Bossetti cercava online "ragazzine rosse tredicenni, vergini". Un'ossessione, quella del muratore di Mapello, che sarebbe emersa dalla perizia informatica svolta sul suo pc, nonostante l'unico indagato per il delitto di Yara Gambirasio facesse il possibile per non lasciare tracce.

La relazione tecnico informatica è stata depositata in procura e dimostra come Bossetti visitava regolarmente siti porno alla ricerca di bambine. Per il pm Letizia Ruggeri che conduce le indagini, sarebbe questo il movente dell'omicidio. Dalla perizia, come racconta Tgcom24, emerge anche come Bossetti cercasse in tutti i modi di nascondere la sua ossessione: usava abitualmente la navigazione in incognito e spesso "ripuliva" il computer cancellando cache e file compromettenti anche con programmi specializzati.

"13enni", "vergini", "rosse", "sesso con animali": sarebbero queste le chiavi di ricerca usate più spesso.

L'ultima volta che Bossetti ne ha fatta una è stato il 29 maggio 2014, diciotto giorni prima di essere arrestato: quella volta era a casa - come lui stesso ha dichiarato agli inquirenti - e navigava alla ricerca di "ragazzine". Sul suo computer non sono state trovate foto, video o altro materiale compromettente, ma la perizia non lascerebbe dubbi: il muratore cercava giovani del tutto simili a Yara.

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