"Più malati nei reparti? Ecco la verità". Bassetti svela i dati dei contagi

L’infettivologo: “Più anziani in reparto ma il 99% guarisce”. La mortalità è decisamente più bassa

"Più malati nei reparti? Ecco la verità". Bassetti svela i dati dei contagi

Il professor Matteo Bassetti ha voluto spiegare la situazione che stiamo vivendo adesso in Italia riguardo al coronavirus. Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, parlando con l’AdnKronos, ha sottolineato che rispetto a qualche settimana fa adesso si vedono più pazienti anziani ricoverati in ospedale perché hanno contratto il Covid. Ha però precisato che questo avviene perché si tratta di soggetti fragili, nei quali il virus può peggiorare un problema già esistente. Per esempio in pazienti affetti da diabete, cardiopatie, problemi respiratori, o che seguono più terapie. E poi c’è da dire che negli anziani la patologia ha un impatto differente.

Bassetti: "Oltre il 99% adesso guarisce"

L’infettivologo ha tenuto a precisare che “la malattia oggi ha un mortalità decisamente più bassa, 0,4-0,6%, e nel 99,6% dei casi si guarisce". Sempre secondo quanto affermato da Bassetti, vi è stato un lieve rialzo dell’età media dei soggetti positivi dovuto all’effetto del periodo vacanziero. I ragazzi sono quelli che hanno viaggiato maggiormente e quindi sono stati esposti di più al virus. Una volta tornati a casa hanno portato l’infezione anche in famiglia. A essere mutata però, come evidenziato da Bassetti, è solo l’età dei contagiati e non dei pazienti. Il professore ha detto di ricoverare solo ultra 80enni con situazioni cliniche ben diverse rispetto a quelle che si erano viste nei mesi di marzo e aprile.

Il professore ha anche asserito di non aver avuto decessi da diverso tempo.

"È vero, il mare si sta agitando, ma su 40mila contagi solo il 5% ha bisogno di cure. Nei mesi caldi dell'emergenza avevamo picchi di 25-30% dei positivi che necessitava di cure in terapia intensiva" ha aggiunto Bassetti. Il motivo è riconducibile a diverse ragioni: adesso i casi vengono subito identificati, vengono effettuati più tamponi e la letalità del virus si è ridotta. A fine agosto Bassetti aveva già parlato dell’abbassamento della carica virale e che la maggior parte dei positivi adesso è asintomatica. L'aumento dei casi non coincide infatti con un picco di ricoveri. Vi è anche stata una diminuzione di casi gravi.

L’infettivologo non crede però che riusciremo a uscire da questa situazione in soli sei mesi, ci vorranno anni. Dovremo quindi imparare a convivere con il virus anche perché, teme il professore, quando sarà disponibile il vaccino , in tanti non lo faranno.

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