Cronache

"Sul lastrico, la Chiesa mi aiuti". La Marogna sfrattata

La manager sarda Cecilia Marogna, finita a processo in Vaticano, subisce uno sfratto coatto e si ritrova senza casa. L'appello alla Chiesa: "Supplico di aiutarmi, evento traumatico"

"Sul lastrico, la Chiesa mi aiuti". La Marogna sfrattata

Le entrature presso i sacri palazzi, il filo diretto con il cardinale. Poi l'inchiesta vaticana. E ora lo sfratto. Cecilia Marogna si ritrova "in mezzo a una strada", descritta come in preda al panico. La manager sarda nota alle cronache come "dama del cardinale" per il rapporto fiduciario che la legava all'ex sostituto della Segreteria di Stato vaticana, Angelo Becciu, ha subito uno sfratto coatto e ora è senza casa.

La situazione della donna ora viene descritta come disperata, stando alle parole del suo procuratore in atti Riccardo Sindoca. "Da oggi Cecilia Marogna e la figliola si troveranno in mezzo ad una strada all'addiaccio a Cagliari. Ho appena appreso la notizia al telefono da lei, che era in preda al panico", ha affermato Sindoca, come riporta l'Adnkronos. Così, da parte di quest'ultimo - a nome della manager sarda - è partito un accorato appello, forse impensabile almeno sino a poco tempo fa. "Chiediamo aiuto alle autorità, civili ma non di meno ecclesiastiche tutte, e a tutti i sardi, se nel caso qualcuno possa mettere a disposizione della signora e della piccina una qualsivoglia sistemazione. Il non poter trovare lavoro, in attesa della definizione processuale vaticana, come già postulato alle autorità preposte mesi or sono, ha prodotto anche questo grave e traumatico evento", ha dichiarato il procuratore in atti, rivolgendosi poi direttamente al mondo ecclesiastico. "Mi chiedo se proprio la Chiesa, che di immobili ne ha diversi, possa o voglia cristianamente dare un alloggio alla piccina e alla signora che, si ribadisce, si trovano da stamane in mezzo ad una strada".

Attualmente, l'ex "dama del cardinale" è accusata di aver di aver speso in beni di lusso 575mila euro ricevuti dalla Segreteria di Stato per alcune attività di intelligence di cui era stata incaricata da Becciu. "La signora Marogna non ha mai percepito alcuna dazione di denaro in proprio e tanto meno in Italia", aveva sostenuto nei giorni scorsi il procuratore in atti Sindoca, commentando la notizia di un'indagine per evasione fiscale a carico della donna. In questo momento, alla luce della situazione vissuta dalla manager, l'uomo avrebbe portato l'appello di quest'ultima proprio all'attenzione del cardinale.

A quanto apprende e riporta l'Adnkronos, Marogna si è infatti rivolta proprio al porporato per chiedere aiuto. In una supplica a Becciu, il procuratore della manager si dice "umanamente disperato e preoccupato per Cecilia e la piccina". Poi spiega: "Stamane l'ufficiale giudiziario e la polizia hanno eseguito lo sfratto coatto e la stessa e la figlia si troveranno da oggi in mezzo ad una strada. La 'supplico' di aiutarmi a trovare una dimora per Lei e la piccola... Come posso solo pensare che una signora ed una bambina da oggi si trovino letteralmente in mezzo ad una strada?".

Al cardinale, dunque, la "supplica cristiana" con l'auspicio che sia proprio lui ad "aiutare queste due persone, madre e figlia, letteralmente sotto choc".

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