Scienze e Tecnologia

Le super tempeste solari possono mettere ko internet: ecco perché

Ore, giorni o settimane senza connessione ad internet se si verificasse una forte tempesta solare: l'evenienza non è affatto così remota come si pensa. Ecco cosa potrebbe accadere

Foto di WikiImages da Pixabay
Foto di WikiImages da Pixabay

Un mondo senza connessione ad internet, anche soltanto per un minuto, causerebbe danni incalcolabili e getterebbe nel "panico" milioni di persone improvvisamente senza lo strumento più utilizzato dalla fine degli anni '90. Nell'era di smart working, email, connessione h24, sarebbe una specie di catastrofe tecnologica. Il problema è che quest'evenienza non è poi così remota e un blackout generalizzato potrebbe durare chissà per quanto tempo. La colpa? Della nostra stella, il sole.

Le tempeste solari

Saltuariamente, sulla superficie solare si verificano immensi brillamenti di particelle e radiazioni che possono portare il caos sulla Terra. Per più di 150 anni, gli scienziati che studiano queste eruzioni e il modo in cui influenzano il nostro pianeta si sono concentrati su un singolo esempio, apparentemente un caso limite più unico che raro: l'evento di Carrington (Stati Uniti) del 1859. In quell’occasione, un'eruzione del Sole colpì la Terra pompando abbastanza energia nel campo magnetico del nostro pianeta da scatenare un'enorme tempesta geomagnetica che creò increbili aurore ma provocò anche incendi di natura elettrica nelle linee telegrafiche. La nostra infrastruttura elettronica, a quel tempo, era così primitiva che la tempesta fu vista come uno strano inconveniente minore. Però, insieme a un'altra tempesta di forza comparabile nel 1921, i ricercatori oggi riconoscono l'evento di Carrington come un minaccioso avvertimento di catastrofi future. Nel 1989, ad esempio, una tempesta solare di minore entità causà un blackout di nove ore nella provincia canadese del Quebec creando notevoli disagi.

Cosa provoca l'attività del sole

L’attività del Sole, infatti, emette una nebbia di particelle elettromagnetiche note come "vento solare", che colpisce la Terra e che in gran parte viene deviato verso i poli dallo scudo magnetico. Le aurore che si verificano agli apici degli emisferi terrestri sono dovute proprio al vento solare. A volte, però, il flusso delle particelle può intensificarsi, dando luogo a una vera e propria tempesta solare, o tempesta geomagnetica. Durante la tempesta, le emissioni che derivano dalla corona solare generano un flusso di particelle elettromagnetiche molto più forte rispetto al normale che investe la Terra, dando luogo ai fenomeni che si sono verificati con l’evento di Carrington. Come riporta Wired, gli scienziati stimano che la probabilità che eventi del genere abbiano un impatto diretto sulla Terra sia compresa tra l’1,6 e il 12% per decennio: si tratta, insomma, di eventi molto rari ma possibili.

"L'apocalisse" di Internet

Sangeetha Abdu Jyothi, docente di informatica dell'Università della California a Irvine, ha recentemente calcolato che una tempesta del livello dell'evento di Carrington oggi potrebbe causare una "apocalisse di internet": le particelle energetiche di una tempesta del genere potrebbero mettere fuori uso i cavi sottomarini tra i Paesi, interrompendo il traffico Internet mondiale per settimane o addirittura mesi. Solo negli Stati Uniti, secondo la stima di Abdu Jyothi, un simile disastro potrebbe costare sette miliardi di dollari al giorno. Qualcosa di più forte potrebbe causare danni così grandi che sarebbero quasi incalcolabili. "Per un avvenimento simile a quello di Carrington potremmo recuperare i nostri perché non sarebbero cancellati - afferma alla rivista LeScienze. "Con qualcosa 10 o 100 volte più forte, non lo so. Non credo che qualcuno l'abbia simulato. Sospetto che causerebbe una significativa perdita di dati. Potremmo perdere tutti i nostri registri, informazioni bancarie e informazioni sanitarie critiche e non avere nulla a cui tornare".

Per il momento. la possibilità che la nostra civiltà globale subisca una nuova era oscura così intensa sembra remota anche se alcune stime suggeriscono che le probabilità di un evento di livello Carrington possano arrivare fino al 12% nel prossimo decennio. L'unico modo per preparasi ad un eventuale evento del genere è monitorare l'attività solare e "spegnere" i satelliti e le reti elettriche prima dell'arrivo di un superflare (esplosione solare) e della conseguente tempesta geomagnetica.

Ma, da qualcosa di molto più forte, progeggersi potrebbe essere potrebbe essere molto più difficile.

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