Tragedia in Svezia . Una bambina eritrea di sette anni è rimasta uccisa in un appartamento di Upplands-Bro, a nord di Stoccolma, per colpa di un suo connazionale di 36 anni, Daniel Gebru, arrivato nel Paese scandinavo dieci mesi prima come profugo, passando per l'Italia.
Gebru, come si evince dal processo, soffriva di disturbi mentali e il 25 luglio dello scorso anno ha cercato di suicidarsi con due coltelli da cucina.
La bambina, quando è entrata in bagno, ha cercato di abbracciare l'uomo che, girandosi di scatto, l'ha ferita alla gola. L'uomo, giudicato incapace di intendere e di volere al momento dei fatti e affetto da gravi disturbi psichiatrici è stato, quindi, condannato per omicidio colposo.
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