Seconda fase al via tra mille trappole. I dubbi degli arabi sul controllo di Gaza

Scetticismo degli otto Paesi musulmani. Trump: "Potrei lasciare che Bibi attacchi"

Seconda fase al via tra mille trappole. I dubbi degli arabi sul controllo di Gaza
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Israele e Hamas hanno iniziato a negoziare la seconda fase del piano delineato da Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, in un clima di sospetto e minacce. Come quella dello stesso Trump a Hamas: "Potrei consentire a Benjamin Netanyahu di riprendere l'azione militare a Gaza se Hamas si rifiutasse di rispettare la sua parte dell'accordo". E quella dello stesso Netanyahu, secondo cui "la guerra a Gaza non è ancora finita. Siamo ancora nella prima fase dell'accordo, dobbiamo portarlo a termine".

La seconda fase affronta questioni spinose come il governo post-bellico di Gaza, i nuovi accordi di sicurezza sotto una forza a guida araba e il disarmo di Hamas. Stando alle fonti del Wall Street Journal, l'istituzione di una forza internazionale sotto la supervisione araba potrebbe rivelarsi complessa, poiché molti governi della regione non vogliono essere percepiti come occupanti nella Striscia. Il quotidiano, citando funzionari arabi, spiega che i mediatori stanno discutendo l'invio di un gruppo iniziale di 1.000 poliziotti palestinesi addestrati da Egitto e Giordania per contribuire a garantire la sicurezza a Gaza (all'inizio i due Paesi speravano di addestrarne 10mila). Il piano potrebbe tuttavia incontrare l'opposizione di Israele, che ha resistito alle forze di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese.

Intanto, il presidente americano ha assicurato che "disarmeremo" Hamas se loro si rifiutano di farlo da soli. "Se non si disarmeranno, li disarmeremo noi. Accadrà rapidamente e forse con la violenza", ha avvertito il tycoon parlando con i giornalisti alla Casa Bianca dopo il tour lampo in Medio Oriente. Mentre il comandante del comando centrale Usa (Centcom), l'ammiraglio Brad Cooper, ha chiesto "con urgenza ad Hamas di sospendere immediatamente la violenza e gli spari contro civili palestinesi innocenti, sia nelle zone di Gaza che controlla sia in quelle protette dall'Idf dietro la Linea Gialla". In una nota pubblicata sugli account social del Centcom, l'ammiraglio sottolinea che "questa è un'opportunità storica per la pace. Il gruppo dovrebbe coglierla ritirandosi completamente, aderendo rigorosamente al piano di pace in venti punti del presidente Trump e consegnando le armi senza indugi". "Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni ai mediatori che hanno accettato di collaborare con noi per far rispettare la pace e proteggere i civili innocenti di Gaza", ha aggiunto Cooper.

Hamas, da parte sua, ha pubblicato un video sul suo canale ufficiale che mostra l'uccisione di otto sospettati bendati e inginocchiati, definendoli "collaboratori e fuorilegge".

"Il nostro messaggio è chiaro: non ci sarà posto per i fuorilegge o per coloro che minacciano la sicurezza dei cittadini", ha spiegato una fonte della sicurezza palestinese a Gaza, mentre Israele e Stati Uniti insistono sul fatto che il gruppo non potrà avere alcun ruolo in un futuro governo della Striscia.

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