Cronache

Fucili a pompa e bombe a mano in casa del pregiudicato

Il blitz della polizia è partito a margine dei controlli per il rispetto del Decreto Conte. Gli agenti della squadra mobile hanno trovato anche due bombe a mano e un lanciarazzi, oltre a due fucili a pompa e altre armi

Fucili a pompa e bombe a mano in casa del pregiudicato

I controlli sulle autocertificazioni hanno permesso alla Squadra Mobile di Imperia di sequestrare un arsenale, composto da armi ed esplosivi; ma anche droga e denaro in contanti, trovati nello scantinato dell'abitazione di un pregiudicato di origine calabrese, Mario Mandarano, di 60 anni, residente ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia. L'operazione si è conclusa con due arresti e altrettante denunce. Tutto ha avuto inizio, quando gli agenti hanno notato due persone entrare nell'abitazione dell'uomo, per uscire poco dopo e spostarsi in direzioni diverse: uno in auto e l'altro a piedi. Viene così allertata una Volante che intercetta la vettura e la ferma.

All'interno ci sono quattro buste di marijuana, del peso totale di circa 700 grammi. Scatta così il primo arresto, quello di M.R., 47 anni, di Sanremo. Nel frattempo, il secondo uomo, dopo essere tornato nell'abitazione del pregiudicato, si allontana di nuovo, ma con un altro giovane. Entrambi vengono fermati e controllati e, non potendo giustificare la loro presenza in giro, vengono denunciati per la violazione del Decreto Conte, sorte toccata anche al quarantasettenne con la droga. Gli investigatori ritengono che uno dei due giovani avesse avvisato il fornitore del sequestro, affinché Mandarano si sbarazzasse del restante quantitativo, prima dell'irruzione della polizia.

Troppo tardi, però. Gli agenti entrano in casa e, nascosta nel grembiule da cucina indossato dalla madre del pregiudicato, trovano la chiave di accesso a uno scantinato dello stabile, dov'era nascosto l'arsenale, colmo di armi, droga (circa tre chili, tra marijuana e, in piccola parte, hashish) e materiale per il confezionamento dello stupefacente. Le armi, custodite in numerose scatole di polistirolo, sono sia lunghe che corte e di vario calibro. Ma non mancano gli esplosivi, droga, armi 'bianche', titoli di credito, denaro contante in valuta italiana ed estera, maschere in lattice, parrucche e baffi per travisamenti.

Tra le armi sequestrate figurano: pistole mitragliatrici con relativi caricatori, due fucili a pompa; addirittura un lanciarazzi pronto all'uso, un fucile a canne mozze con due cartucce in canna, un fucile mitragliatore completo di due caricatori e un silenziatore, tre pistole 'a penna' monocolpo; varie pistole e revolver con il colpo in canna, munizioni, due bombe a mano, una di fabbricazione italiana e l'altra Jugoslava, due manufatti di fattura artigianale contenenti presumibilmente materiale pirotecnico con fuoriuscita di spezzone di miccia a lenta combustione.

Ma non finisce qui. Ci sono pure due detonatori a miccia e un spezzone di miccia a lenta combustione. Mandarano viene arrestato ed ora è detenuto in carcere a Imperia, in attesa della convalida, mentre la madre di lui è denunciata in stato di libertà, in concorso per la detenzione di armi ed esplosivi.

Per il concorso nel traffico di stupefacenti (la marijuana sequestrata al quarantasettenne) è stato segnalato pure il giovane che si ritiene abbia fatto da "staffetta".

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