Tar dichiara illegittima la partecipazione dei Fasci Italiani alle elezioni

La lista Fasci italiani per il lavoro esclusa dalle elezioni in cui aveva conquistato un seggio. Negrini: "Questa è democrazia? Un'ingiustizia"

Tar dichiara illegittima la partecipazione dei Fasci Italiani alle elezioni

Esclusa Fiamma Negrini. Il partito dei Fasci Italiani era riuscito a eleggere, tra lo scandalo generale e l'irritazione delle sinistre tutte, un consigliere comunale nel piccolo comune di Sermide-Follonica. Ma giovedì mattina il Tar di Brescia ha dichiarato illegittima la partecipazione alla tornata elettorale della lista fascista, escludendola (insieme all'eletta Fiamma Negrini) dalla competizione.

Forse ricorderete quanto successo. Con 334 voti la Negrini riuscì a conquistare un seggio nel Consiglio Comunale. Quando la notizia dei Fasci Italiani eletti trapelò sui giornali, si scatenò il putiferio. La lista finì sotto la lente della magistratura, visto che in molti la accusavano di ricostituzione del disciolto Partito Fascista (anche se erano anni che veniva ammessa alle elezioni). Il Movimento Cinque Stelle, invece, sostenne e promosse un ricorso al Tar. Che pochi giorni fa gli ha dato ragione: i giudici hanno riconosiuto, scrive la Gazzetta di Mantova, "come veri i rimandi al partito fascista nel merito e nel simbolo, in cui è presente un fascio con sotto il tricolore".

Il Tar, però, non ha ammesso la seconda parte del ricorso che chiedeva di ripetere le elezioni perché "impossibile determinare come avrebbero votato i cittadini che hanno dato la preferenza ai Fasci, ma appare improbabile che tutti avrebbero scelto una sola delle due liste rimaste". Le due liste che seguono quella dei Fasci nell'elenco delle preferenze si distanziano l'una dall'altra per 286 voti, ma per i giudici del Tar i 334 cittadini che hanno scelto Fiamma Negrini non è detto che - in assenza dei Fasci nella scheda - avrebbero deciso di votare per uno dei due partiti rimasti in lizza.

"È una grave ingiustizia, uno schifo. Parlano di democrazia e noi saremmo i fascisti? - attacca Claudio Negrini, padre di Fiamma, intervistato dalla Gazzetta - Ho sempre rispettato le regole democratiche, mi presento da 20 anni alle urne, non c’è fascismo, il nostro era un programma per il paese".

Negrini non nasconde le proprie simpatie per la destra (e questa certo non è una colpa), ma parla di una "grave ingiustizia" verso una "ragazza di 20 anni che non sa neanche cos'è il fascismo" a cui ora è stato tolto un seggio per cui aveva tanto lottato.

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