Taranto, resta grave il sottufficiale della Marina dopo l'incidente sulla fregata Bergamini

"Condizione stabile nella sua gravità". Così fonti sanitarie descrivono lo stato di salute del maresciallo della Marina Militare, Gioacchino Verde, di 54 anni, che a Taranto è stato vittima di un grave incidente sul lavoro mentre era a bordo della fregata Bergamini. Il sottufficiale, di origini campane e residente a La Spezia, è stato colpito violentemente da un cavo in acciaio - utilizzato per l'ormeggio delle navi - che ha ceduto improvvisamente mentre la fregata stava attraccando a una delle banchine della base navale nel capoluogo ionico. L'uomo ha perso la gamba destra e ha riportato ferite gravi anche in altre parti del corpo. "Si monitora, nello specifico, l'attività cranica dopo l'intervento neurochirurgico" dicono le fonti dell'Azienda sanitaria locale tarantina che aggiungono: "Non sono previsti, a breve, altri interventi". Nelle scorse ore si stava infatti valutando, con una nuova operazione, di ricucire al sottufficiale l'arto tranciato dal cavo, arto che è stato recuperato. "Rivolgo i miei pensieri e la mia vicinanza al primo maresciallo Gioacchino Verde della Fregata "Bergamini", vittima di un drammatico incidente nelle scorse ore. A lui la solidarietà mia, della Marina Militare e di tutta la Difesa" scrive intanto il sottosegretario Raffaele Volpi unendosi ai messaggi di vicinanza a Verde e alla sua famiglia arrivati dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, dal sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, e dal capo di Stato maggiore della Marina, Walter Girardelli. Sul proprio profilo Twitter, la Marina ha messo come tweet fissato quello in cui si parla delle condizioni del sottufficiale e delle migliaia di "testimonianze di vicinanza" che sono giunte in queste ore e continuano ancora a giungere. Insieme al tweet, c'è anche una foto del sottufficiale, che dopo l'intervento di neurochirurgia di ieri sera ("complesso e impegnativo" lo ha definito l'Asl), è attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.