Cronache

Ultime follie dei grillini "Adesso i contraccettivi per branchi di cinghiali"

Sabato scorso i grillini si sono riuniti in videoconferenza. Al varo dei militanti pentastellati proposte relative ad assorbenti femminili e contraccettivi per cinghiali

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Non si fa in tempo a distrarsi un attimo per il virus, che i grillini saltano fuori con pregiatissime perle di saggezza. Le ultime chicche degne di nota? ''Tassare gli assorbenti femminili e somministrare pillole contraccettive ai cinghiali'', proprio così. Dunque, mentre l'Italia - e il mondo intero - cerca di arginare il Covid, mentre la sanità si sgretola e il disagio sociale monta nelle piazze, i pentestellati pensano a risolvere i problemi seri del Paese, quelli che rendono insonni le notti delle decine di imprenditori alle prese col ''semi-lockdown''. Del resto, Di Maio lo ha sempre detto:''prima di tutto i temi e non le poltrone''.

Sono lontani i tempi del V-day, della propaganda dood to door e degli assalti a Palazzo Montecitorio, ma la voglia di fare politica (o disfare, dipende dai punti di vista) non è mai cambiata. E di certo non sarà una pandemia, adesso, a minare il temperamento garibaldino e lo spirito innovatore dei grillini. Sabato scorso, ad esempio, gli iscritti romani al Movimento si sono riuniti in videoconferenza per discutere in materia di ''provvedimenti urgenti'': tampax e contraccettivi. Così, mentre a Palazzo Chigi era in corso un vertice di emergenza - l'indomani Conte avrebbe firmato un altro Dpcm - Di Battista, Taverna & Co si scervellavano su ungulati e sanitary napkins. Perché va bene parlare di terapie intensive e tamponi, ma la controversa questione della green economy non deve essere ignorata, mai, neanche dinanzi alla prospettiva di un disastro sanitario.

Tra le varie ''perline'', così come le definisce Salvatore Dama in un articolo pubblicato sull'edizione odierna di Libero Quotidiano, ne sono venute fuori un paio niente male. La prima riguarda l'utilizzo degli assorbenti: ''inquinano troppo'', meglio le coppette. Poi, ciliegina sulla torta: preservativi ai cinghiali. Sì, avete capito bene. Ovviamente, non si tratta del classico condom in lattice ma di pillole contraccettive utili a contrastare il fenomeno dilagante della riproduzione seriale di ungulati. D'altra parte, si sa, l'ardore sessuale delle scrofe rappresenta una minaccia quotidiana alla nostra incolumità, è un cruccio costante, altro che Covid. Nulla di cui sorprendersi. Dopotutto, non è la prima volta che i grillini si fanno carico delle incombenze che gli altri ignorano. Basti pensare a quando il signor Francesco Flora suggerì di detassare le spese sostenute per i banchetti nunziali al fine di incentivare i matrimoni. Oppure, alla proposta di imporre un tributo ''punitivo'' a tutti gli elettori che non si presentassero alle urne per votare. Insomma, l'intraprendenza politica dei pentastellati regala sempre grandi gioie e soddisfazioni.

In realtà, nella riunione di sabato, si è discusso anche di faccende serissime. Ad esempio, delle buche di Roma: non ci sono più. Come, nessuno ci ha fatto caso? Il problema, dicono gli iscritti, non è l'incapacità, ma la scarsa propensione del sindaco Virginia Raggi a comunicare i risultati della sua amministrazione. ''A Roma non c'è più una buca, ma nessuno se ne accorge'' è stato il grido di dolore di uno degli altri 320 partecipanti all'incontro in steaming. Eppure, la sindaca sui social è presentissima. Inaugura pensiline, strisce pedonali, rattoppi di asfalto. Strano che sia sfuggito, no? Nel frattempo i pentastellati, privi di un leader da dieci mesi, stanno provando faticosamente a riorganizzarsi, a mettere insieme i cocci. Il 14 e 15 novembre ci saranno gli Stati Generali del Movimento. Ma non è sicuro perché c'è chi, come Di Battista, ne chiede il rinvio, dato il riacutizzarsi della crisi sanitaria. Insomma, il tasso di polemica interna è alle stelle, tanto quanto la voglia di ''fare politica di livello''.

Con buona pace dei poveri cinghiali.

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