Quasi sette milioni di italiani sono tatuati. La passione del Belpaese per i tatuaggi era nota, ma adesso, grazie ad una ricerca dall’Istituto Superiore di Sanità, si può sapere anche quanto sono amati. L'età media del primo tatuaggio è 25 anni e la fascia di età che raccoglie il numero maggiore di tatuati è tra i 35 e 44 anni. C'è però oltre un milione e mezzo di persone tra i 25 e 34 che ha almeno un tatuaggio. Si tatuano anche i minorenni: il 7,7% di loro si è fatto incidere la pelle prima della maggiore età. Il tatuaggio poi è donna. Il 13,8% delle intervistate ha dichiarato di essersi fatta fare un discegno sulla pelle, contro l'11,3% degli uomini. Maschi e femmine viaggiano su binari diversi anche per quanto riguarda le preferenze. Gli uomini preferiscono tatuarsi braccia, spalla e gambe, le donne soprattutto schiena piedi e caviglie.
Un italiano tatuato su quattro vive al nord mentre 6 su dieci lavorano in pianta stabile. Se la maggioranza è contenta di essersi tatuata c'è un 13% di intervistati che si è stancato e pensa di rimuovere i propri tatoo. Ma perché mappare tutti i tatuati d'Italia? "Capire chi si tatua e dove, come lo fa e con quale consapevolezza, tracciare una sorta di demografia del tatuaggio significa comprendere meglio le criticità connesse a questa pratica e di quali regole ci sia bisogno perché sia effettuata in piena sicurezza", spiega Alberto Renzoni dell’Istituto Superiore di Sanità.
Altra importante questione quando si parla di tatuaggi riguarda il grado di informazione sui rischi e
qui gli italiani si mostrano poco informati. Solo il 58,2% degli intervistati conosce i rischi mentre si abbassa al 41,7% la percentuale di chi è adeguatamente informato sulle controindicazioni alla pratica del tatuaggio.
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