I Caraibi low cost sono ancora un miraggio. La primavera in ogni stagione, invece, è già a portata di mano anche dall’Italia. Per milanesi e romani amanti delle compagnie aeree no frills, da qualche tempo c’è una nuova destinazione sulla mappa delle rotte a basso costo: Tenerife. È Easyjet che collega Malpensa (martedì, giovedì e sabato) e Fiumicino (mercoledì e sabato) direttamente con l’aeroporto di Tenerife Sud, uno dei due scali dell’isola più grande delle Canarie. Quattro ore di volo su un Airbus arancione bastano per lasciarsi alle spalle l’inverno italico e godere dei 22 gradi di temperatura media annuale su questo lembo di terra spagnola in pieno Oceano Atlantico, al largo delle coste africane.
Una volta arrivati, cosa fare e dove andare è solo questione di gusti e di budget. Il Sud è l’area più turistica. Da Puerto Santiago alla Costa del Silencio, passando per Adeje, Plaja de la Americas e Los Cristianos, è una teoria quasi ininterrotta di condomini, villaggi e resort per tutte le tasche. Se si cercano vita notturna, spiagge da surfisti, sole e dolce far niente, questo è probabilmente il posto giusto: non resta che decidere dove e come soggiornare. Una doppia con bagno in una pensione costa sui 40 euro, ma ce ne vogliono molti di più se si punta ai numerosi 5 stelle con centro benessere, jacuzzi, piscine, golf e ristoranti gourmet. Nel Sud di Tenerife, negli anni del boom turistico, si è costruito troppo anche a discapito del paesaggio (ma “resistono” ancora soprattutto all’interno bananeti e panorami lunari), ma ora c’è una legge che, per evitare di cementificare oltremisura l’area a più forte appeal - soprattutto per i viaggiatori britannici e nordeuropei - consente di costruire ex novo soltanto hotel di lusso. Il Sud, comunque - oltre ai tantissimi centri commerciali - offre spiagge sabbiose, splendidi panorami sulla vicina isola di La Gomera ed escursioni in mare per l’avvistamento di delfini e balene. Ma non aspettatevi che il mare sia caldo come quello caraibico: a Tenerife vi immergete nell'Atlantico e l'acqua è freddina tutto l'anno.
Il Nord dell’isola è decisamente raccomandato a chi non ama le vacanze stanziali e, oltre al relax, è interessato all’arte, alla cultura e a una natura rigogliosa, tra banani, palme e alberi del drago (endemici delle Canarie). L’area è molto meno battuta dal turismo “all-inclusive”. Eppure all’inizio del secolo scorso, quando il Sud era una landa desolata e spopolata, era qui, precisamente a Puerto de la Cruz, che gli inglesi a caccia di sole e malvasia venivano a svernare. Tra gli altri, a febbraio del 1927, arrivò anche Agatha Christie per fermarsi ventitré giorni, sufficienti a scrivere un romanzo, “Il mistero del treno azzurro”, su un’isola che di binari non ne ha. E a Puerto de la Cruz l’atmosfera di inizio novecento sembra ancora intatta nei bellissimi hotel coloniali della cittadina. Così come sembra di sentire l’eco dei passi dei conquistadores camminando tra gli antichi palazzi in legno e pietra che disegnano il regolare reticolato di strade de La Laguna, primo insediamento spagnolo sull’isola, che fino alla fine del XV secolo era stata abitata dai Guanci, poi sconfitto e assimilati dagli spagnoli. La Laguna è ora patrimonio dell’umanità dell’Unesco, ma, non lontano, merita una visita anche l’immacolato centro storico de La Orotava: case coloniali con bellissimi balconi scolpiti in legno, chiese barocche e una gran vista sull’oceano.
Voltando le spalle al mare, non si può fare a meno di ammirare la vetta del Teide, terzo vulcano più alto del mondo con i suoi 3.718 metri, il cui parco nazionale è l’altro sito Unesco di Tenerife. In auto si arriva fino a quota 2.200, percorrendo tornanti che scorrono tra fitti boschi di pino canario, e dall'hotel Parador, unica costruzione del parco, accanto al centro visitatori, si prosegue per la vetta a piedi lungo un sentiero. L'ascesa è impegnativa e dura sei ore. Ma la cima è raggiungibile, se mancano tempo o forza nelle gambe, anche in teleferica. Oltre al trekking, la vetta del Teide è anche un posto perfetto per lo "starwatching": poco inquinamento luminoso e una volta celeste che invita a contemplare le stelle, magari con l'aiuto di una guida e di un buon telescopio.
L'eterna primavera di Tenerife però si ferma alle pendici del Teide: anche d'estate è meglio essere attrezzati per le basse temperature della montagna più alta di Spagna.
Molti scelgono Tenerife come "buen retiro", e non sono soltanto i pensionati inglesi, attratti dal clima, dal mare e dal regime fiscale conveniente. Anche tra gli italiani che scelgono l'opzione "mollo tutto e cambio vita" l'isola sta diventando una meta d'elezione. Ma in attesa di decidere se unirsi alla comunità di expat nostrani, l'isola merita certamente una visita.
Senza trascurare la cucina, che alle evidenti influenze spagnole unisce eccellenti materie prime. Come le patate dolci, portate qui dall'America appena scoperta, e il gofio, una farina precotta, spesso preparata con brodo di pesce e cipolle, retaggio della scomparsa cultura dei Guanci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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