Tenta di corrompere gli agenti con la merce rubata, arrestato

Finisce ai domiciliari un 48enne residente a Campagna, in provincia di Salerno. Nel furgone intercettato in autostrada c'erano trapani, smerigliatrici e tv di dubbia provenienza

Tenta di corrompere gli agenti con la merce rubata, arrestato

Fermato in autostrada sul furgone carico di merce di dubbia provenienza, tenta di corrompere gli agenti offrendogliene una parte: finisce in manette un 48enne marocchino all’altezza della barriera di Mercato San Severino, in provincia di Salerno.

L’episodio s’è verificato nella tarda mattinata di sabato scorso quando erano da poco passate le 12 e mezza. Gli agenti della Polstrada, in servizio presso il distaccamento di Nola in provincia di Napoli, hanno intimato l’alt a un Fiat Ducato alla cui guida c’era lo straniero che, poi, è risultato essere residente nel comune di Campagna, a sud del capoluogo di Salerno. Non si trattava d’altro che d’un banale controllo di routine, di quelli che hanno tenute impegnate le forze dell’ordine anche nei giorni di festa per garantire la sicurezza del traffico e il rispetto della legalità.

Ma il nordafricano è apparso da subito fin troppo nervoso, tanto da indurre i poliziotti della Stradale a verificare quali fossero le cause di quell’atteggiamento che, ai loro occhi, era diventato fin troppo sospetto. Così hanno chiesto all’uomo di lasciar ispezionare la stiva del mezzo commerciale. Qui gli agenti hanno scoperto decine di attrezzi da lavoro sofisticati e di valore tra cui trapani, smerigliatrici e saldatrici. Ma non è tutto. Perché ci hanno rinvenuto, dentro il furgone, anche alcuni televisori di ultima generazione, delle telecamere di sorveglianza e monitor per personal computer. Di tutta quella roba, l’autista straniero e il passeggero, un suo connazionale di 43 anni e anch'egli già noto alle forze dell'ordine come il 48enne, non hanno saputo offrire convincenti spiegazioni ai poliziotti. Che perciò hanno iniziato a verbalizzare e ad avviare le procedure disposte sui casi del genere.

A quel punto, però, il 48enne maghrebino ha tentato il tutto per tutto. Per evitare l’ormai inevitabile denuncia per ricettazione e il sequestro del furgone e della merce, ne ha offerto una parte ai poliziotti. Che, ben lontani anche dal solo prendere in considerazione le sue profferte, gli hanno stretto le manette ai polsi per l’ipotesi di reato di istigazione alla corruzione.

A suo carico è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre, una volta giunti nei pressi della sua abitazione, i poliziotti hanno scoperto altri quattro veicoli, nella disponibilità di altrettanti stranieri, “carichi” di altra merce ritenuta dagli inquirenti di provenienza furtiva. Anche per loro è scattata la denuncia per ricettazione.

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