Tenta il suicidio in cella l'uomo che aveva provato ​a sgozzare la compagna

Mohamad Safi voleva impiccarsi. Il tentativo di suicidio è stato sventato dalla polizia penitenziaria

Tenta il suicidio in cella l'uomo che aveva provato ​a sgozzare la compagna

Ha cercato di uccidersi, mentre era in carcere. Mohamad Safi, l'uomo che lo scorso sabato aveva provato a sgozzare la ragazza con cui aveva una relazione, ha provato a impiccarsi.

L'uomo si trovava in carcere, dove stava scontando una pena di 12 anni per l'omicidio della sua ex. Aveva ottenuto però la possibilità di uscire dal penitenziario, per lavorare in un bistrot della periferia di Torino. E proprio durante il permesso premio, Safi ha tentato di sgozzare la donna che frequentava, perché lei voleva lasciarlo. La 43enne, infatti, aveva scoperto che l'uomo si trovava in carcere per aver ucciso la sua ex e aveva paura che potesse fare a lei quello che aveva fatto all'altra donna. Quando la donna lo ha detto a Safi, il ragazzo ha tentato di ucciderla, usando una bottiglia rotta e cercando di colpirla al collo. La donna è stata salvata dalla sciarpa che indossava, che ha impedito al vetro di penetrarle nel collo, anche se ha riportato diverse ferite al collo.

Dopo l'aggressione, il criminale era stato arrestato dalla polizia, con l'accusa di tentato omicidio, e ricondotto in carcere. Lì, Safi ha costruito un cappio con un camice monouso e alcuni brandelli di garza, secondo quanto racconta Torino Today, attaccandolo poi alle sbarre della cella.

Il tentativo di suicidio, però, è stato sventato dagli agenti della polizia penitenziaria. Oggi, l'uomo dovrenne comparire di fronte al giudice delle indagini preliminari, per la convalida dell'arresto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica