Due cittadini stranieri, un moldavo di 30 anni e un senegalese di 43 entrambi già noti alle forze dell’ordine per diversi reati contro il patrimonio, sono stati arrestati all’alba di ieri dai carabinieri mentre stavano tentando di rubare una pesante fontana in ferro dell’acqua pubblica presente in piazza Scirola a Castel di Lama, un piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno.
Colti sul fatto, i due malviventi sono stati immediatamente bloccati dai militari. Durante la perquisizione, gli immigrati sono stati trovati in possesso sia di arnesi da scasso che di alcuni capi di abbigliamento, risultati sottratti poco prima a San Benedetto del Tronto dagli spogliatoi di un campo di calcetto ad un ragazzo del luogo. Gli stranieri, condotti in caserma ed identificati, sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso e posti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questa poteva sembrare una vicenda finita ed invece, almeno per il senegalese, è continuata con una nuova e grave violazione della legge. Nel pomeriggio di ieri, infatti, l’africano non è stato trovato a casa dai carabinieri impegnati nei controlli sui soggetti agli arresti domiciliari. Per questo motivo gli uomini dell’Arma hanno subito avviato le ricerche dell’uomo che è stato rintracciato poco dopo alla fermata dell’autobus.
L’immigrato, che aveva con sé una valigia piena di effetti personali, probabilmente stava cercando una via di fuga per evitare il processo che si terrà nella giornata odierna.Ma il suo piano, per fortuna, è fallito. Ora per lui, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, si sono inevitabilmente aperte le porte del carcere di Marino del Tronto a causa dell'ennesimo reato.
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