Terremoto Emilia, 17 morti Gli sfollati salgono a 15mila

Sono 350 i feriti e almeno 15mila gli sfollati. Inchiesta sui crolli dei capannoni. Lutto nazionale il 4 giugno.Gaffe delle aziende su Twitter

Terremoto Emilia, 17 morti Gli sfollati salgono a 15mila

Non c'è pace per l'Emilia (Mappe: Google - Usgs). Tensione e paura anche nella notte. Una notte per nulla tranquilla. Infatti, sono state una sessantina le scosse di terremoto avvertite dalle 22 di ieri sera fino alle 7.30 di questa mattina nelle zone dell'Emilia Romagna colpite ieri da un violento terremoto di magnitudo 5.8 che ha provocato 17 morti (sisma - Cavezzo).

Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa più intensa ha avuto una magnitudo di 3.4 ed è stata registrata alle 3.54 con epicentro tra i paesi di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro e di quello di San Giovanni del Dosso, nel Mantovano.

Intensità molto più bassa rispetto alla fortissima scossa che ieri ha fatto tremare tutto il Nord Italia con una magnitudo di 5,8 e con epicentro Medolla, in provincia di Modena.

Il bilancio del sisma è pesantissimo: 17 vittime, circa 350 feriti e oltre 15mila sfollati. Una donna è stata estratta viva dalle macerie della sua abitazione a Cavezzo, in provincia di Modena, a pochi chilometri da Medolla e Mirandola. La donna era rimasta sepolta sotto le macerie della sua abitazione in via Primo Maggio a Cavezzo. E' stata trasportata con l’elisoccorso all’ospedale civile di Modena a Baggiovara.

Solo dieci giorni fa un terremoto simile (magnitudo 6) aveva colpito Finale Emilia e San Felice sul Panaro uccidendo 7 persone tra il Modenese e il Ferrarese. Il sisma di ieri mattina è durato una ventina di secondi ed è stato avvertito distintamente anche a Torino, Milano, Venezia, Firenze e persino in Austria. In molti sono scesi in strada, mentre centralini e cellulari sono andati in tilt, al punto che le autorità hanno chiesto di usare i telefonini solo per le emergenze per non intasare le reti.

Sono crollati diversi capannoni industriali e, come è già successo in occasione della prima scossa, a rimetterci sono stati gli operai. A San Felice sul Panaro la caduta di un capannone ha ucciso tre uomini, mentre altri due sono morti a Mirandola. Alcuni operai sarebbero ancora sotto le macerie. Due donne sono state travolte a Cavezzo dalle macerie di un mobilificio, quattro i morti nel paese.

A tal proposito, il procuratore capo di Modena, Vito Zincani ha annunciato l’apertura di un'inchiesta sui crolli dei capannoni, aggiungendo che "la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida".

Altre persone sono decedute nel crollo della propria abitazione a Concordia, a Finale Emilia e Medolla. I corpi di due operai sono stati recuperati in serata dalle macerie dell’azienda Haematronic di Medolla. Il parroco di Rovereto è morto durante un sopralluogo con i vigili, nel tentativo di estrarre dalla chiesa colpita dal sisma precedente alcuni arredi sacri.

"Sono crollate case, chiese. Dobbiamo ricominciare daccapo, ancora", ha detto sconsolato Fernando Ferioli, sindaco di Finale Emilia. Il 4 giugno è stato proclamato il lutto nazionale.

Non mancano le storie di chi si è salvato per miracolo: lo stesso sindaco di Finale Emilia è riuscito a fuggire dall’asilo comunale pochi secondi prima del crollo; una donna è stata trovata dopo 12 ore viva sotto le macerie a Cavezzo.

"Con questo nuovo sisma si azzera tutto il lavoro fatto in questa settimana", ha detto ieri amareggiato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli dal quartier generale di Marzaglia, a Modena. Per il presidente della Regione Vasco Errani "questo è un terremoto d’Italia" e quindi ci si aspetta un aiuto concreto da parte di tutto il Paese, "dal momento che questa terra ha sempre dimostrato di essere solidale".

Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato l’estensione dello stato di emergenza alle Province di Reggio Emilia e Rovigo, ha istituito la giornata di lutto nazionale lunedì 4 giugno, ha rinviato i versamenti fiscali e contributivi a settembre e ha aumentato di due centesime le accise sulla benzina.

Intanto il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ha detto che "i morti dell’Emilia sono morti sul lavoro e sono soprattutto imprenditori e operai". Poi, soffermandosi sui possibili rischi di infiltrazione nella ricostruzione, la responsabile del Viminale ha spiegato che "tutto si farà nel rispetto delle normative e verranno effettuati i controlli necessari. Sarà fatto un lavoro serio".

La Protezione civile non riuscirà a piazzare tutti gli sfollati nelle tendopoli, per questo ha fatto appello alle famiglie di accettare di andare negli oltre mille alberghi messi a disposizione.

VIDEO

La scossa

Il sismografo artigianale

Conduttrice scappa in diretta

Edifici danneggiati

Liquefazione del suolo

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