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Terremoto, la lettera di scuse del soccorritore che non è riuscito a salvare Giulia

Andrea è riuscito ad estrarre viva dalle macerie Giorgia, ma non la sorellina. Così, durante i funerali ha lasciato una lettera di scuse alla piccola Giulia

Terremoto, la lettera di scuse del soccorritore che non è riuscito a salvare Giulia

"Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie, scusa se siamo arrivati troppo tardi": inizia così la lettera straziante che il vigile del fuoco Andrea ha lasciato sulla bara della piccola Giulia, la bimba morta per salvare la sorella Giorgia.

Più passano i giorni più il numero dei morti continua a salire. E mentre sono in corso i funerali di Stato, tra disperazione e sofferenza c'è anche chi, tra i soccorritori, vuole spendere una parola per tutti quei bambini che non ce l'hanno fatta. È il caso del vigile del fuoco Andrea che giovedì pomeriggio, a Pescare del Tronto, si è trovato di fronte ad una scena di morte terribile.

Giulia con il suo corpo senza vita faceva da scudo alla sorella Giorgia che, dopo 10 ore e mezza di scavi, è stata estratta viva dalle macerie. Questa morte così tragica non è andata giù ad Andrea che oggi ha voluto chiedere scusa alla piccola Giulia. "Purtroppo avevi già smesso di respirare ma voglio che tu sappia da lassù che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarvi fuori da lì - scrive il vigile del fuoco sulla lettera per la ragazzina -. Quando tornerò a casa mia a l'Aquila saprò che c'è un angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella luminosa. Ciao Giulia, anche se non mi hai conosciuto.

Ti voglio bene ".

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