Cronache

Terrorismo, oltre 13mila obiettivi sensibili in Italia

Alfano stempera: "Noi non abbiamo indicazione di una concreta especifica minaccia". Ma i servizi lo zittiscono: "Massima allerta". Ecco tutti gli obiettivi sensibili

Terrorismo, oltre 13mila obiettivi sensibili in Italia

Al termine di una serratissima riunione con le forze dell'ordine, il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha optato per "una massima intensificazione delle misure di sicurezza". Le misure di sicurezza sono state così innalzate al massimo livello su tutti gli obiettivi "sensibili e del sistema generale di controllo del territorio di tutte le forze di polizia e dei militari impegnati nell'operazione 'Strade Sicure'". Dopo gli attacchi alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 il Viminale ha stilato una lista di potenziali bersagli degli estremisti islamici. Si tratta di oltre 13mila obiettivi sensibili. E tra questi c'è anche il sito di Expo 2015, anche se i servizi di intelligence parlano di "massima allerta" a livello generale.

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano cerca di stemperare gli animi: "Noi non abbiamo indicazione di una concreta especifica minaccia, ma lavoriamo come se tutti gli obiettivi che abbiamoimmaginato e rilevato dalle nostre informazioni come sensibili fossero sotto minaccia". Eppure nell'elenco stilato dallo stesso Viminale ci sono dicasteri, sedi governative e ambasciate, multinazionali e gruppi finanziari americani, basi della Nato, scuole americane, compagnie aeree. E ancora: aeroporti, stazioni ferroviarie, metropolitana e luoghi di culto (soprattutto le sinagoghe).

Da quando il VIminale ha stilato la lista degli obiettivi sensibili, la minaccia jihasista ha cambiato forma. Si è, infatti, passati da un terrorismo organizzato di matrice qaedista agli attacchi dei lupi solitari e dei foreign fighter che si ispirano allo Stato islamico. Negli ultimi mesi sarebbero rientrati in Europa almeno 400 combattenti che sono stati addestrati in Siria dai miliziani del Califfato.

"Bisogna portare i vulcani della jihad a eruttare ovunque", ha annunciato nel novembre 2014 il califfo Abu Bakr al Baghdadi in un messaggio audio diffuso in rete.

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