Cronache

L'ex Pac Bergamin e Venturi si consegnano a Parigi

Bergamin, ex Pac, e Ventura, ex Fcc, era sfuggiti agli arresti compiuti nel corso dell’operazione "Ombre Rosse". Ancora ricercato Maurizio Di Marzio

L'ex Pac Bergamin e Venturi si consegnano a Parigi

Si è presentato a palazzo di Giustizia di Parigi assieme al suo avvocato per costituirsi Luigi Bergamin, uno dei 3 ex terroristi rossi in fuga dopo gli arresti avvenuti nell'operazione denominata "Ombre Rosse" scattato nella mattina di ieri in Francia. Poco dopo anche si è costituito anche Raffaele Ventura, ex membro delle Formazioni comuniste combattenti, che si è recato alla Corte d'Appello di Parigi con il suo legale. Ancora ricercato, invece, Maurizio Di Marzio.

Bergamin, ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac), deve scontare una pena di 16 anni e 11 mesi per aver ideato l’omicidio del maresciallo Antonio Santoro, capo degli agenti della polizia penitenziaria di Udine, avvenuto il 6 giugno del 1978. Nato a Cittadella il 31 agosto 1948, l’ex terrorista rosso a metà degli anni ‘70 si trasferisce a Cinisello Balsamo dove si avvicina a "Prima Linea" per, poi, diventare uno dei fondatori dei Pac. Nel corso della sua fuga in Francia, Bergamin è stato arrestato più volte a Parigi e sempre rimesso in libertà. Ventura è stato, invece, condannato per l'omicidio dell'agente di polizia Antonio Custra, ucciso nel maggio del 1977 a Milano.

Per Bergamin l'8 aprile sarebbe scattata la prescrizione. I termini, però, sono stati interrotti dal magistrato di sorveglianza milanese Gloria Gambitta su richiesta del pm Adriana Blasco, che ha dichiarato Bergamin "delinquente abituale". La vicenda giudiziaria di Bergamin e degli altri ex terroristi è stata seguita direttamente in Francia dalla magistrata di collegamento italiana a Parigi, Roberta Collidà, in stretta cooperazione con i colleghi transalpini.

"È una buona notizia, si è costituito, vuol dire che ha capito, è un'ammissione. Adesso potrà scontare le proprie colpe". È il commento di Adriano Sabbadin, il figlio del macellaio Lino Sabbadin ucciso nel 1979 dai Pac. Sull'operazione che ha visto la collaborazione tra Italia e Francia, Sabbadin ha aggiunto: "Io non ho mai avuto dubbi sulla giustizia italiana".

Sono così 9 i soggetti fermati, condannati nel nostro Paese per atti di terrorismo commessi negli anni '70 e '80, fermati nel maxi-blitz compiuto ieri in Francia: Giovanni Alimonti, ex Br che deve scontare una pena di 11 anni, 6 masi e 9 giorni; Enzo Calvitti, ex Br condannato a 18 anni, 7 mesi e 25 giorni; Roberta Cappelli, ex Br condannata all'ergastolo; Marina Petrella, ex Br condannata all'ergastolo; Sergio Tornaghi, ex Br condannato all'ergastolo; Giorgio Pietrostefani, ex Lotta Continua che deve scontare 14 anni, 2 mesi e 11 giorni; Narciso Manenti, ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale condannato all'ergastolo.

Il blitz compiuto ieri è il frutto della collaborazione tra le polizie di Italia e Francia ed è stata condotta dall'Antiterrorismo italiano in collaborazione con l'antiterrorismo della polizia nazionale francese (lo Sdat), attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol (Scip), e l'Esperto per la sicurezza della polizia italiana a Parigi.

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