Terzo Settore, le 8 proposte anti coronavirus al ministero del Lavoro

Il leghista Claudio Barbaro, presidente dell'Asi, l'ente di promozione sportiva e rete associativa nazionale del Terzo Settore, ha scritto una lettera con otto proposte al dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali della grillina Nunzia Catalfo

Terzo Settore, le 8 proposte anti coronavirus al ministero del Lavoro

Otto idee. Anzi, otto proposte concrete per utilizzare al meglio il cosiddetto Terzo Settore nell'emergenza sanitaria ed economica a livello nazionale provocata dalla pandemia di coronavirus. È quanto contenuto nella missiva vergata e inviata all'indirizzo del ministero del Lavoro da parte del senatore della Lega Claudio Barbaro, che è anche presidente dell'Asi, Ente di Promozione Sportiva e Rete associativa nazionale del Terzo Settore.

Si tratta di otto suggerimenti che l'esponente del Carroccio a Palazzo Madama spera vengano presi in considerazione in vista della stesura e del varo dell'atto "decreto d'aprile" del governo giallorosso di Giuseppe Conte. Un decreto che, rispetto al famigerato Cura Italia, dovrebbe vedere un maggior coinvolgimento delle opposizioni da parte dell'esecutivo stesso.

"Sono misure pensate per consentire alle associazioni di volontariato e non profit di continuare a operare come promotori di welfare durante e dopo l'emergenza, come parte attiva e protagonista a fianco dello Stato", spiega il leghista, così come riportato dall'agenzia stampa Adnkronos.

Quindi, venendo al succo del discorso, le proposte avanzate – che andrebbero a coprire le disparare esigenze dell'attuale fase di crisi causa Covid-19 – sono le seguenti: garantire la sicurezza personale ai volontari che operano in ambito socio sanitario dotandoli di Dpi al pari degli operatori sanitari; potenziare la capacità di aiuto del Terzo Settore nella distribuzione di generi alimentari e farmaci a famiglie e soggetti fragili; evitare la chiusura delle associazioni estendendo gli ammortizzatori sociali già previsti per marzo, agevolando l'accesso al credito e alla liquidità e accelerando l'erogazione delle risorse del 5x1000; erogare subito i fondi già stanziati per il 2018 e 2019 per i progetti di rilevanza nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.

Barbaro, dunque, ricorda anche come il Terzo Settore possa dare un impulso importante nell'ottica della ripartenza sociale ed economica della macchina-Italia in quanto serbatoio di energie del privato sociale, dell'associazionismo e del volontariato. Motivo per il quale, Barbaro, ha voluto segnalare al ministero del Welfare della grillina Catalfo "la necessità di accelerare al massimo e semplificare l'emanazione del bando 2020 per i progetti nazionali e regionali del Terzo Settore finalizzandoli alle urgenze sociali create dall'epidemia e di accogliere l'idea della 'Fondazione Con il Sud' di istituire un Fondo per il Terzo Settore che, anche con l'utilizzo dei fondi strutturali europei, finanzi programmi pluriennali per lo sviluppo del welfare sussidiario".

Il presidente dell'Asi, infine, chiosa così: "Abbiamo avvertito la necessità di avanzare queste proposte perché ci rendiamo conto che il governo, al di là della retorica sulla gratitudine verso il volontariato, non ha, sino ad oggi, dimostrato di comprendere l'importanza di affiancare agli interventi dello Stato e degli Enti Locali tutte le energie e le

potenzialità che vengono dalla società civile organizzata, applicando seriamente quel principio di sussidiarietà che viene sempre invocato e poi tradito nei momenti di fare le scelte politiche concrete".

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