Coronavirus

Torino, anziani contagiano reparto alle Molinette

In isolamento almeno 60 persone. La coppia, ricoverata per influenza, non aveva comunicato che il figlio lavora a Lodi. L’uomo si trova in terapia intensiva in gravi condizioni

Torino, anziani contagiano reparto alle Molinette

Un intero reparto delle Molinette di Torino si trova in isolamento. Medici, infermieri e pazienti sono in quarantena. Una coppia di anziani, ricoverata negli scorsi giorni per sindrome influenzale, non aveva informato gli operatori sanitari che il figlio lavora a Lodi. L’uomo era venuto a Torino a far visita ai suoi genitori. Marito e moglie, circa 70 anni, sono peggiorati e per il marito si è reso necessario un ricovero nel reparto di terapia intensiva, le cui condizioni fisiche sono al momento giudicate gravi.

Il figlio della coppia lavora a Lodi

La coppia era stata ricoverata nei giorni scorsi in medicina alle Molinette di Torino, nel reparto del primario Luca Scaglione, per una semplice influenza. Entrambi però sono risultati positivi al tampone del coronavirus. I due anziani non avevano informato i dipendenti dell’ospedale che il figlio lavora a Lodi, né che era andato a far loro visita di recente. Entrambi sono peggiorati e sono stati trasferiti nel reparto di rianimazione dell’ospedale. Al momento il marito è quello che desta maggiori preoccupazioni. La conferma della positività del tampone è arrivata nella serata di ieri.

La coppia era giunta al pronto soccorso nella mattinata di domenica scorsa, 1° marzo, e subito dopo erano stati entrambi ricoverati. Il problema adesso è quello di ricostruire esattamente tutti gli spostamenti dei due anziani anche all’interno della struttura ospedaliera, la terza più grande d’Italia. Un grave problema per la città di Torino, e per tutta la Regione Piemonte in generale, vista l’importanza della struttura ospedaliera le Molinette a livello sanitario.

Le Molinette di Torino rischia l’isolamento

La direzione ha messo in isolamento l’intero reparto, ciò vuol dire che dottori, infermieri e pazienti si trovano adesso in isolamento. Si parla di circa 60 persone. Gli infermieri sono venticinque, e i medici almeno sei. Oltre naturalmente a tutti i loro familiari. Ma questo potrebbe non bastare. Secondo quanto emerso, i pazienti ricoverati in reparto sarebbero circa una trentina. E poi ci sarebbero da controllare anche i parenti di questi ultimi, che con ogni probabilità hanno fatto loro visita prima che scoppiasse il caso. Tutti in isolamento quindi. Ma questo potrebbe non bastare, da domenica scorsa 1° marzo infatti, il giorno del ricovero, la coppia ha toccato diversi luoghi dell’ospedale, tra cui appunto il pronto soccorso.

Si deve adesso ricostruire tutto l’iter sanitario compiuto da marito e moglie all’interno della struttura ospedaliera, partendo appunto dal dipartimento di emergenza.

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