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Torino, Appendino contro tutti. Chiamparino: "Non siamo all'asilo"

Il sindaco ha difeso la sua gestione della città dopo il declassamento da parte di Fitch e la narrazione di declino del capoluogo piemontese

Torino, Appendino contro tutti. Chiamparino: "Non siamo all'asilo"

Chiara Appendino contro tutti. Il sindaco di Torino ha accusato le passate amministrazioni del Pd della gestione del capoluogo piemontese e ha respinto le voci di declino della città.

Appendino ha difeso la sua gestione della città dopo il declassamento da parte dell'agenzi di rating Fitch che ha bocciato il piano di rientro. "Il rapporto di Fitch è chiaro, la responsabilità della crescita del debito di Torino è di Fassino", ha dichiarato la prima cittadina pentastellata al Fatto Quotidiano. "Piero Fassino - ha aggiunto il sindaco - ha acceso un nuovo debito da quasi 500 milioni, che non risulta in quello principale, per pagare i fornitori. E di fatto il debito strutturale non è sceso".

"Credo sia anche importante sottolineare - ha dichiarato Appendino in una lettera pubblicata da La Stampa - che questa narrazione di declino rischia di danneggiare eccellenze della nostra città come, ad esempio, l'Università e il Politecnico. Tutto ciò, ci tengo a sottolinearlo, è merito dell'intera comunità".

"Tra i simboli del declino narrato senza alcun dato a supporto - prosegue il sindaco - vi sarebbe un calo del turismo, eppure l'occupazione delle camere d'albergo a settembre si è assestata a un +8,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si ventila poi un clima allarmistico dell'industria locale che da sempre si distingue nei settori automotive, aerospazio, telecomunicazioni, bio-medicale, enogastronomico e non solo. Chiariamo subito che Torino è una città che ha sofferto la crisi più di altre. La strada da fare è ancora lunga ma sono segnali di cui va tenuto conto".

In un'intervista a Repubblica, il presidente della Regione Piemonte ed ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha risposto alla prima cittadina pentastellata. "Dobbiamo smetterla di comportarci come se fossimo all'asilo. È colpa mia, è colpa tua, ma dove siamo finiti? Io rivendico quel che abbiamo realizzato tutti insieme negli ultimi trent'anni. Abbiamo investito, altro che sperperi. Senza quelli che i grillini chiamano sperperi la crisi industriale avrebbe finito per spargere il sale su quel che restava della manifattura torinese".

"Non è uno sfogo" contro la sindaca "è un avvertimento - ha precisato Chiamparino- . Stiamo attenti a non segare il ramo su cui siamo seduti. Se Torino si è rialzata in questi decenni lo deve agli investimenti di cui oggi siamo accusati. Smontare quel che si è fatto a che cosa serve.

Su che cosa pensa di costruire la giunta di Appendino?", ha concluso Chiamparino.

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