Torino, il Comune prima dà le coperte ai clochard e poi le fa buttare

Il paradosso nel capoluogo piemontese: i vigili urbani sgomberano gli stessi clochard che ricevono gli aiuti dalla città di Torino

Torino, il Comune prima dà le coperte ai clochard e poi le fa buttare

C'è chi lo chiama cortocircuito e chi più semplicemente parla di paradosso: sta di fatto che in molti, a Torino, hanno storto il naso quando hanno visto gli agenti della Polizia locale allontanare i clochard dai rifugi notturni, al risveglio mattutino. In qualche caso sequestrando anche le coperte e i cartoni che di notte vengono utilizzati per ripararsi dal pungente freddo invernale.

Soprattutto i volontari impegnati nel piano freddo organizzato, fra gli altri, anche dalla stessa amministrazione comunale del capoluogo piemontese. Che a ottobre si sono visti chiamare a raccolta per coordinare gli sforzi per salvare dalla morsa il maggior numero possibile di senza fissa dimora. E che adesso, nel bel mezzo dei mesi più freddi dell'anno, vedono quella stessa amministrazione che una volta a settimana, come racconta La Stampa, invia i vigili ad allontanare i clochard dai loro giacigli.

Gli uomini della Locale svolgerebbero questo servizio insieme ad Amiat, azienda municipale dei rifiuti, che è incaricata di prendere le coperte di chi rifiuta di andarsene e di buttarle via. Avete letto bene: proprio quelle stesse coperte donate dai cittadini e dai volontari con l'attivo benestare del Comune di Torino.

Contro il sindaco Chiara Appendino, che pure aveva dichiarato che "non si sarebbe mai provveduto a un allontanamento forzoso di chi dorme in strada", si è

espresso con durezza il presidente della Croce Rossa Graziano Giardino: "Una situazione assurda e preoccupante - commenta - E' come la tela di Penelope, da un lato si costruisce e dall'altro si annulla tutto."

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