Torino, spinge turista nel dirupo. Poi confessa: "Ho sentito della voci e ho reagito"

Samuele Viale, 19enne di Limone Piemonte, è l'assassino di Giuseppina Carasole, la turista morta dopo la caduta in un burrone nella provincia di Torino

Torino, spinge turista nel dirupo. Poi confessa: "Ho sentito della voci e ho reagito"

"Ho sentito delle voci e così ho sentito l'impulso di darle un calcio". Si giustifica così Samuele Viale, 19enne di Limone Piemonte (Torino), arrestato dai carabinieri mercoledì 7 giugno 2017, per l'omicidio di Giuseppina Carasole, la 60enne residente in provincia di Viterbo morta il 30 maggio dopo una caduta in un burrone nei pressi della località alpina del Cuneese.

La pista investigativa

Quello che poteva sembrare un banale incidente si è rivelato un omicidio. Il giovane ha spiegato agli inquirenti di aver assunto degli allucinogeni poco prima del folle gesto. Il ragazzo è stato beccato grazie ai racconti di alcuni testimoni che lo avevano visto aggirarsi nella stessa zona in cui era avvenuta la morte della Carasole. Il 19enne non aveva alcun motivo per far del male alla donna e quindi pareva non poter essere un sospetto plausibile. Ma ascoltato più volte dai carabinieri si è contraddetto e alla fine è crollato.

Ora il

ragazzo si trova detenuto nel carcere di Torino dopo che il pm Carla Longo ne ha disposto il fermo immediato, poiì tramutato in arresto dal gip di Cuneo nella giornata di Venerdì 9, coem riporta Torino Today.

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