Trani, in manette il sindaco e altre cinque persone

Nell'inchiesta è finito un appalto di 2 milioni per la vigilanza dei palazzi comunali della città pugliese. In tutto sei arresti

Il sindaco di Trani, Luigi Riserbato
Il sindaco di Trani, Luigi Riserbato

In manette il sindaco di Trani, Luigi Riserbato, con altre 5 persone, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata a delitti contro la pubblica amministrazione e altri reati. Gli arresti sono stati eseguiti all'alba dagli agenti della Digos. L'inchiesta è nata dopo l'incendio di un capannone, avvenuto nel novembre 2013, di proprietà di un consigliere comunale. Riserbato, ai domiciliari, è stato eletto nel 2012 con la lista "Puglia prima di tutto", sostenuta dal centrodestra. Agli arresti domiciliari anche Edoardo Savoiardo, funzionario del Comune; sono invece finiti in carcere l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio (Fi), il consigliere comunale Nicola Damascelli (movimento Schittulli), l’ex consigliere Maurizio Musci (Fi) e l’ex amministratore unico dell’Amiu (rifiuti), Antonello Ruggiero. Altre sette persone sono indagate a piede libero.

Al centro dell'inchiesta un appalto di oltre due milioni di euro sulla vigilanza degli immobili comunali aggiudicato - secondo l’accusa - in modo illecito alla società palermitana Sicurcenter. Tra i reati contestati anche la concussione per le richieste di assunzioni fatte all’Amiu per consentire ai politici di ottenere consenso elettorale. Dagli accertamenti degli inquirenti è emersa l’esistenza di un sistema corruttivo che vedrebbe

538em;">coinvolti politici, dirigenti e amministratori del Comune. Questi - secondo l’accusa - avrebbero creato un sistema illecito finalizzato alla turbativa d’asta sull’appalto milionario e un giro di mazzette.

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