È stato trasferito dall’ospedale Rizzoli di Ischia, al Cotugno di Napoli, il turista bresciano risultato positivo al coronavirus. Sull’isola sono state usate tutte le precauzioni del caso e anche la comitiva di cui faceva parte è stata traghettata dall’Isola, per la precisione dal comune di Forio, prima a Napoli e poi alla Cecchignola di Roma, dove saranno mesi in quarantena nella speranza che nessuno di loro abbia sviluppato il contagio.
Il turista sarebbe il secondo caso dell’Isola. Il primo è un residente che sarebbe da poco tornato da un viaggio in Asia. Nessuno degli 86 turisti presenta attualmente sintomi ma per tutti è stato organizzato il rientro con una nave speciale, grazie alla task force di Regione e Protezione Civile ed il coordinamento dell’Autorità marittima. Destinazione Pozzuoli dove tramite autobus saranno comunque portati alla Cecchignola. Intensi anche i controlli sanitari del personale dell’albergo di Forio in cui la comitiva soggiornava che era lo stesso del 77enne di Brescia e di tutte le persone che abbiano avuto contatti con il soggetto risultato positivo al test.
Per sicurezza il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, ha comunque emanato un’ordinanza per chiudere gli impianti sporti, i mercati e anche gli uffici comunali. Ha poi tenuto a rassicurare la popolazione: “Si tratta di un caso isolato, circoscritto, non bisogna fare allarmismo. Il sistema sanitario dell’isola ha funzionato benissimo, da ieri si è attivato il sistema, sono state controllate tutte le persone che alloggiavano nello stesso albergo, sono stati messi in isolamento e nessuno di loro ha una sintomatologia sospetta”.
Per il trasporto sia del caso risultato positivo sia degli altri turisti, è stata allestita un'apposita nave, e anche il trasporto dall’ospedale dell’isola fino al porto è stato fatto su un’ambulanza speciale. Proprio pochi giorni fa i sindaci dell'isola avevano emanato un'ordinanza, annullata poi dal prefetto, che vietava l'arrivo a turisti provenienti dalla zona rossa del focolaio.
L'ordinanza venne appellata come razzista, ma i primi cittadini addussero come motivazione proprio la necessità di proteggere l'isola dall'arrivo del virus. Doveva avere durata fino al 9 marzo e riguardava anche i cittadini cinesi. Alcuni cittadini ischitani si erano opposti proprio all'arrivo dei turisti provocando delle forti tensioni all'interno dell'isola.
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