Cronache

Le fiamme e le violenze: le immagini choc ​della rivolta dei migranti

Sono tre le persone arrestate per i tumulti nel Cpr di Gradisca, da dove un gruppo di migranti ha tentato la fuga appiccando incendi

Le fiamme e le violenze: le immagini choc ​della rivolta dei migranti

Sono tre le persone arrestate dopo i disordini del Cpr di Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia. Nella notte tra il 14 e il 15 agosto, un gruppo di immigrati detenuti all'interno del centro ha dato il via a una sommossa per tentare di evadere. Sono stati bruciati suppellettili e arredi interni, mentre una decina di uomini hanno provato a sfondare il cancello d'ingresso per uscire e far perdere le loro tracce. L'intervento delle forze dell'ordine accorse sul posto ha evitato il peggio e la rivolta è stata sedata senza che nessuno dei migranti riuscisse a scappare. Negli scontri, però, un carabiniere ha riportato una ferita ed è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Gorizia.

In queste ore è stato diffuso un video che mostra l'intervento degli agenti per sedare la rivolta. Non è la prima volta chele forze dell'ordine si trovano a dover fronteggiare una situazione di questa portata nel Cpr di Gradisca, dove con frequenza avvengono rivolte e sommosse da parte dei detenuti in attesa di rimpatrio. I tre arrestati, ora rinchiusi nel carcere di Gorizia, sono di nazionalità tunisina e per loro l'accusa è di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e danneggiamento a seguito di incendio. Dalle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, è emerso che gli incendi all'interno della struttura sono stati appiccati come diversivo per avere maggiore libertà di fuga. Ma il piano è fallito e le forze dell'ordine, in collaborazione con i vigili del fuoco, sono riusciti a impedire l'evasione.

Ad aver avuto la peggio è stato un carabiniere, che nei momenti concitati della rivolta è stato raggiunto al volto. Ha rimediato un profondo taglio sulla fronte, giudicato fortunatamente non grave dai sanitari che l'hanno soccorso. Per lui è stato comunque necessario il trasporto al pronto soccorso con l'ambulanza delle Croce Verde e in ambulanza i medici hanno dovuto far ricorso ad alcuni punti di sutura per chiudere il taglio. La ferita è stata considerata guaribile in pochi giorni. Nessun migrante è risultato ferito negli scontri. In questo momento all'interno del Cpr di Gradisca d'Isonzo si trovano circa 75 migranti e la situazione continua a essere tesa. Le rivolte sono all'ordine del giorno nel centro e la situazione si fa sempre più complicata.

Le rivolte di Gradisca si uniscono a quelle dell'ex Caserma Cavarzerani di Udine, a quelle dell'ex Caserma Serena di Treviso e a quelle che ogni giorni si susseguono e vedono impegnate in prima linea le forze dell'ordine, ormai stanche di rischiare la vita in queste condizioni.

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