Cronache

«Troppe auto con gomme lisce»

RomaNegli ultimi 12 mesi la percorrenza media degli automobilisti italiani è calata del 18%, sono diminuiti morti e feriti sulle strade, ma sono aumentati gli incidenti e si è ridotto il livello di sicurezza che deriva dalla manutenzione. Ecco, in sintesi, i risultati dell'edizione 2015 della campagna «Vacanze sicure», l'iniziativa che da 13 anni impegna Polstrada, Assogomma e Federpneus, le associazioni di produttori e rivenditori di pneumatici, in una serie di controlli, i cui risultati sono elaborati dal Politecnico di Torino. Le oltre 9mila verifiche effettuate tra maggio e giugno in sette regioni (Basilicata, Campania, Friuli, Marche, Molise, Lazio e Liguria) hanno evidenziato una pericolosa inversione di tendenza nella cura delle gomme. Tra i parametri più preoccupanti c'è il raddoppio dei veicoli che circolano con gomme lisce, sotto il livello di 1,6 millimetri fissato dal Codice. Erano il 3% un anno fa, oggi rappresentano il 5,6%, con punte del 10 in Campania e Molise.

Se da una parte si attenua il fenomeno dell'uso di pneumatici non omologati, dal 3,9 al 2,3%, peggiorano altri parametri. In particolare, la non omogeneità per asse, vale a dire l'uso di coperture di marca, modello o dimensioni differenti, al 3,4%, e l'assenza di revisione, passata dal 5 al 7%. La carenza di manutenzione è un effetto della crisi, che porta a risparmiare su tutto. La conferma arriva da vari aspetti, come dal 2,8% di pneumatici non conformi alla carta di circolazione. «Non conformità che non è più determinata dall'uso di ruote più larghe e di maggior diametro, come nel passato - commenta Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - ma di coperture con indice di carico e codice di velocità inferiore a quello omologato. A fronte di un risparmio economico, l'automobilista ha l'impressione di essere in regola, ma la sicurezza è compromessa, perché l'equipaggiamento non è adeguato al peso e alle prestazioni dell'auto». Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio di Polstrada, aggiunge: «Non si tratta solo di evitare sanzioni pecuniarie, in gioco vi è un interesse superiore: la nostra e l'altrui sicurezza». Tra i dati rilevati e analizzati, sorprende il 17,1% di auto equipaggiate a giugno con pneumatici invernali.

Un valore influenzato da tassi che raggiungono il 30% in Basilicata e Marche.

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