Cronache

Trovato cadavere nel Bresciano. Era sparita una ex vigilessa

Sul posto sono al lavoro i carabinieri e i vigili del fuoco che dovranno accertare se il corpo è quello dell’ex vigilessa camuna Laura Ziliani

Trovato cadavere nel Bresciano. Era sparita una ex vigilessa

A scoprire il cadavere in avanzato stato di decomposizione sarebbe stato un escursionista che ha notato un lembo di vestito spuntare tra rovi e massi lungo la riva del torrente che porta al bacino della centrale idroelettrica di Temù, in Vallecamonica (Brescia). Sul posto sono al lavoro i carabinieri e i vigili del fuoco che dovranno accertare se il corpo è quello dell’ex vigilessa camuna Laura Ziliani, scomparsa tre mesi fa da Temù. A far pensare alla donna è la vicinanza del torrente che porta al bacino Edison a valle della vecchia centrale idroelettrica poco distante dal paese e dal luogo in cui venne ritrovata la scarpa Salomon della scomparsa durante le prime battute di ricerche della Protezione Civile. La procura di Brescia da un mese ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario e occultamento di cadavere e ha indagato due delle tre figlie della donna con il fidanzato della maggiore.

La denuncia di scomparsa La telefonata delle figlie per denunciare la scomparsa della madre è arrivata alle 11.58 di sabato 8 maggio 2021: ai carabinieri la figlia maggiore della donna racconta come la madre non sia più rientrata da un’escursione per cui era uscita da casa alle 7.05. È così che prende corpo il «giallo di Temù». Chi è la donna scomparsa Laura Ziliani, 55 anni, lavorava come impiegata allo Sportello unico delle imprese del Comune di Roncadelle (Brescia). Vedova con tre figlie (Silvia, Lucia e Paola) ha perso il marito tragicamente nel 2012, travolto da una valanga in val d’Avio, in alta Valle Camonica. Nel 2013 era tornata a Brescia, sua città d’orgine. Amante del trekking e di ambienti in quota e conosce molto bene la zona intorno a Temù, aveva lavorato anche come vigilessa. Le indagini Fin dall’inizio gli inquirenti hanno escluso un gesto estremo.

Le ricerche di Laura Ziliani sono iniziate nel primo pomeriggio di sabato 8 maggio con una cinquantina di volontari tra Soccorso alpino, Vigili del fuoco e Protezione civile. Fino a domenica 16 maggio i volontari hanno battuto 2.500 chilometri di tracce gps, necessarie per scandagliare 91 settori, anche in zone impervie. La scolta della procura Dopo 51 giorni di silenzi, il 28 giugno la svolta delle indagini con due delle tre figlie di Laura Ziliani iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. L’accusa è sulle spalle della figlia maggiore di 27 anni e della minore, di 19. Nel fascicolo finisce anche il nome del fidanzato della primogenita. A portate il procuratore Caty Bressanelli sarebbero state palesi incongruenze nei racconti delle sorelle e per questo l’abitazione di famiglia a Temù è stata sequestrata e setacciata dai Ris il 27 luglio scorso.

Ora la svolta definitiva con un cadavere che potrebbe risolvere il giallo di Temù.

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