Cronache

Trovato morto nel cortile della sua abitazione l'ex segretario provinciale della Lega a Bergamo

Franco Colleoni è stato trovato morto nella sua abitazione di Bergamo: aveva il cranio sfondato. È stato segretario della Lega a Bergamo dal 1999 al 2004

Trovato morto nel cortile della sua abitazione l'ex segretario provinciale della Lega a Bergamo

Franco Colleoni, ex segretario provinciale della Lega a Bergamo, è stato trovato morto nel cortile della sua abitazione di Dalmine, in provincia di Bergamo. L'hanno rinvenuto alle 11.30 di questa mattina riverso e con il cranio sfondato e sul caso stanno ora indagando i carabinieri della Compagnia di Treviglio, che non escludono nessuna pista. Dalle prime andagini pare sia morto sul colpo.

Le ipotesi al momento più accredate dagli investigatori sono la rapina o il furto, che potrebbero poi essere degenerati. Sul cortile nel quale è stato trovato morto Colleoni si affaccia anche il suo ristorante. Tuttavia, i carabinieri stanno lavorando a 360 gradi, anche perché attorno all'abitazione di Colleoni sarebbero state trovate le impronte di più persone. Franco Colleoni aveva 68 anni e aveva ricoperto il ruolo di segretario provinciale della Lega a Bergamo tra il 1999 e il 2004. Di professione, ristoratore ed è stato un leghista della prima ora, tanto da chiamare il suo ristorante Al Carroccio. La politica è sempre stata importante nella sua vita, tanto che nel corso della sua vita è stato anche assessore provinciale nella giunta guidata da Giovanni Cappelluzzo.

Sono molti gli aneddoti che si raccontano sul conto di Franco Colleoni e sulle sue idee fermamente leghiste. Si dice che quando rispondeva al telefono non si limitasse al canonico "pronto" ma si rivogleva al suo interloscutore con un ben più personalizzato "Padania libera". Negli ultimi tempi pare non avesse gradito la strada intrapresa dalla Lega, che ha abbandonato la sua linea dura e pura e messo in secondo piano la questione padana, tanto da dichiarare apertamente il suo voto al Movimento 5 Stelle. Un voto di protesta, in aperta polemica con l'attuale direttivo, anche se non aveva mai realmente tradito la sua fede politica. "Ricordo con stima e affetto Franco Colleoni: con lui ho condiviso anni di battaglie, di sconfitte e di vittorie. Ricordo i pranzi e le cene nel suo ristorante di Dalmine. Una preghiera per lui, condoglianze ai suoi cari", ha detto Matteo Salvini.

"È una cosa assurda. Umanamente sono addolorato. Lo conoscevo da anni, da quando era stato assessore quando mio padre era sindaco a Dalmine. Non era più in politica da tempo, ma dava sempre spunti interessanti. Ho parlato con i carabinieri, che non si sono sbilanciati. Però mi hanno parlato di una scena agghiacciante, con Colleoni che aveva moltissime ferite alla testa", ha detto il sindaco di Dalmine, Francesco Bramani, all'Adnkronos. Pur senza sbilanciarsi, il sindaco ha definito l'ipotesi della rapina "strana. Il sabato mattina, con i ristoranti chiusi in questo periodo".

Intanto emergono i primi dettagli, come spiega il comandante della stazione di Treviglio, Filippo Testa, all'Adnkronos: "Ci sono segni di colluttazione, ma le ferite sono molto chiare. È morto per le ferite lacero-contuse al volto e alla testa, provocate da un oggetto contundente che stiamo ancora cercando. Stiamo cercando ogni elemento utile per chiarire la vicenda.

Stiamo cercando di acquisire elementi con l'aiuto dei familiari, dei vicini di casa e di eventuali testimoni".

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