Cronache

"Sono carabiniere". Ma così derubava gli anziani

Il 55enne si spacciava per militare per avvicinare le vittime ed entrare nelle loro abitazioni. Il figlio faceva da autista e da palo

"Sono carabiniere". Ma così derubava gli anziani

Nei giorni scorsi la polizia ha arrestato due uomini di origini sinti, padre e figlio di 55 e 26 anni, entrambi già detenuti dallo scorso 31 marzo per un furto all’interno di una abitazione, a danno di una anziana signora di 79 anni. Alla donna erano stati sottratti gioielli in oro e soldi, per un valore complessivo stimato di circa 10mila euro. Questa volta la coppia è stata raggiunta da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino per un’altra rapina avvenuta in data 9 ottobre 2021, ai danni di due anziani. La Squadra mobile di Torino ha eseguito la misura cautelare nei confronti di padre e figlio. A carico del 55enne un furto e tre tentativi avvenuti tra febbraio e marzo, tutti a danno di persone di età superiore agli 80 anni.

Il raggiro

Secondo l'accusa il 55enne, fingendosi carabiniere, avvicinava prima le anziane vittime, poi ne conquistava la fiducia e infine si faceva invitare a casa con la scusa di verificare eventuali furti in abitazione. Una volta dentro, l’uomo chiedeva alle vittime di verificare in sua presenza se i soldi ed i gioielli custoditi in casa fossero ancora al loro posto e poi, approfittando di un momento di distrazione degli anziani, arraffava quanto più possibile e derubava di soldi e gioielli i malcapitati. L'indagine è stata avviata in seguito a un furto compiuto lo scorso ottobre nel quartiere Mirafiori, ai danni di una coppia di anziani. Fortunatamente, nella casa della coppia era presente un apparecchio di registrazione audio/video a controllo remoto che aveva registrato tutto quanto avvenuto, e che ha permesso agli investigatori di vedere in faccia il truffatore e poterlo identificare, dato che il suo volto era già conosciuto alle forze dell’ordine e presente nel database della polizia.

Arrestato anche il figlio

Le successive indagini hanno reso possibile agli investigatori accertare anche la responsabilità del figlio 26enne, che avrebbe svolto il ruolo di autista della vettura utilizzata dal genitore per recarsi nelle zone mercatali, dove l’uomo avvicinava le future vittime. Il figlio avrebbe anche ricoperto il ruolo di palo mentre il padre metteva a segno i colpi ai danni degli anziani prescelti.

Come detto precedentemente, secondo gli investigatori il nomade avrebbe messo a segno altri tre tentativi di furto utilizzando sempre la stessa tecnica di avvicinamento e raggiro, e almeno in una occasione sarebbe stato aiutato dal figlio.

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