Cronache

Trump e Greta a digiuno nel Nobel dei senza pace

Il riconoscimento al World Food Programme spiazza favoriti ed aspiranti tali: era meglio darlo a Netflix...

Trump e Greta a digiuno nel Nobel dei senza pace

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Ok, il Nobel per la pace è andato al World Food Programme, benissimo, però che noia. Voglio dire: cosa c'è di più soporifero che premiare un'organizzazione. Non è che si possa spettegolare molto, e malignare, e lamentarsi, come sempre quando c'è una persona di mezzo. Tipo quando andò a Barack Obama, fu divertentissimo perché si era appena insediato, non aveva fatto niente, era solo un premio anti-Bush. Tant'è che Barack poi lanciò missili e droni come qualsiasi altro presidente.
Anche perché il Nobel per la pace, tra tutti i Nobel, è da sempre quello più inconsistente, più vago, mi fa sbadigliare solo a sentirlo dire. Per prendere un Nobel per la fisica devi essere un fisico, per la chimica devi essere un chimico, ma per la pace devi essere un pacifista, cioè boh. In fondo anche Harry Truman portò la pace del mondo con due atomiche, Winston Churchill rase al suolo Dresda, e un Nobel non glielo hanno dato, però qualcosa di concreto avevano fatto, non è che potevi sconfiggere i nazisti con le caramelle.
Tuttavia a pensarci ci si può rallegrare lo stesso: pensate a quanto ci sarà rimasta male Greta Thunberg, gettonatissima, lei il Nobel se lo sentiva già nello zainetto mentre andava a scuola. Sebbene non saprei quale pace avrebbe portato, casomai dovevano candidarla al Nobel per la rottura di scatole non biodegradabili, le nostre. D'altra parte è giovane, dai e dai lo prenderà, ci potete scommettere, forse tanto valeva la pena darglielo subito e non pensarci più. Non so se avete fatto caso ma appena danno il Nobel a qualcuno di questo qualcuno non si parla più, è come se ti dessero un riconoscimento postumo in vita e ti colassero sopra un titolo pesante come una colata di cemento. Sei Nobel! Articoli di giornale in tutto il mondo per un giorno, e poi morto.
A rimanerci malissimo sarà stato anche Donald Trump, che con il Nobel per la pace si è fissato, non si sa perché, forse perché è uno che in generale si fissa. A tal punto da citare spesso come Nobel ricevuti le due candidature che ha avuto, per l'accordo tra Israele e Emirati Arabi e per l'accordo di cooperazione tra Serbia e Kossovo. Non so come possa davvero crederci, ti pare che se lo hanno dato a Obama in bianco, solo perché era democratico, lo danno a lui, che è pure sempre incazzato nero?
Mi stupisce non l'abbiano dato al movimento Blacks Lives Matter, era tra i favoriti, stai a vedere che a Stoccolma sono diventati razzisti. Oppure avevano paura che la conseguenza sarebbe stata cancellare i Nobel precedenti per la letteratura che hanno usato la parola negro, come William Faulkner, visto che ormai non si può dire più niente e ti buttano giù pure la statua di Mark Twain o di Rudyard Kipling. Se lo sarebbero di certo meritato i ragazzi di Hong-Kong, ma sarebbe stata una dichiarata presa di posizione politica e economica, e la Cina, si sa, è meglio lasciarla perdere. Neppure l'hanno vinto Sergey e Svetlana Tikhanovskaya, poteva servire a lanciare un segnale al governo bielorusso, ma in compenso i due oppositori hanno ricevuto l'appoggio di Nicola Zingaretti, allora sono senza speranza.


Comunque sia, quel che è fatto e fatto, pace e bene e tanti saluti a tutti, tanto fosse stato per me, nell'anno in cui tutti sono stati più in casa in assoluto, il Nobel l'avrei dato a quelli di Netflix, salvatori dell'umanità.

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