Cronache

Tutte le eruzioni del Vesuvio

Quella raccontata da Plinio il Giovane non è l'unica eruzione che distrusse case e abitanti all'ombra del Vesuvio

Tutte le eruzioni del Vesuvio

Gli uomini preistorici dovettero essere testimoni di alcune delle eruzioni del Vesuvio perché sono stati trovati corpi con utensili dell’epoca intrappolati nella lava. Nel tempo le popolazioni intimorite finirono per creare un dio dal nome Giove-Vesuvio che pregavano per proteggersi dalle eruzioni.

La prima eruzione documentata è quella del 79 d.C., il vulcano era in fase di quiescenza da molto e gli abitanti della zona non lo consideravano un pericolo. Sulle sue pendici rigogliose si coltivavano vigne che producevano un vino molto rinomato. Sappiamo tutto dell’eruzione grazie alle lettere di Plinio il Giovane, il nipote di Plinio il Vecchio, scrittore e ammiraglio che comandò i soccorsi durante l’eruzione e che morì nel corso dell’operazioni. Alcuni studiosi sostengono di aver trovato lo scheletro di Plinio Il Vecchio con l’uniforme militare e tutte le medaglie nei primi del 900 alla foce del Sarno. Purtroppo all’epoca non si diede troppo valore alla scoperta e gli ori e le medaglie vennero venduti e dispersi. Il teschio giace ancora in un angolo del Museo Storico dell’Arte Sanitaria di Roma. L’eruzione del 79 d.C. fu esplosiva e con colate piroclastiche. Durò tre giorni e ricoprì Pompei di 7 metri di cenere ed Ercolano di 20 metri di fango. Distrusse moltissime città e abitati, di cui molti ancora mai localizzati e uccise almeno 2000 persone.

Poco si sa delle eruzioni dal 79 d.C. fino al 1631. Gli studiosi propendono però a pensare che la maggioranza fosse esplosiva, con qualche eruzione effusiva.

È invece ben documentata quella del 1631. Iniziò il 16 dicembre, il giorno dopo la sommità del vulcano esplose. Si formò sopra il Vesuvio una grande nuvola a forma di pino. Poi si aprirono delle spaccature lungo il vulcano da cui cominciarono ad uscire lava e gas. In seguito ci furono forti scosse di terremoto. Il 18 si formò un’enorme colata piroclastica che raggiunse in pochissimo tempo il mare. Portici ed Ercolano furono seppelliti, così come la parte ovest di Torre del Greco. Un’altra colata distrusse invece la zona tra Camaldoli della Torre e Torre Annunziata e arrivò al mare. L’eruzione uccise 4000 persone. Ci furono poi ancora moltissimeeruzioni, Torre del Greco fu in gran parte nuovamente distrutta nel 1794. La maggior parte di esse fino al 1929 furono effusive e meno distruttive. L’eruzione del 29 causò invece più danni distruggendo Pagani e Campitelli.

Nel 1944 ci fu l’ultima eruzione effusiva, poi si formò un tappo nel cratere e il Vesuvio è entrato in fase di quiescenza. Difficile fare previsioni su quanto durerà, ma probabilmente sarà un’eruzione esplosiva a rompere il tappo.

La storia insegna che quando questo avviene normalmente la lava arriva al mare distruggendo tutto quel che trova. Peccato che dal 1944 in poi la popolazione di Torre del Greco, Ercolano, Pompei e Torre Annunziata è aumentata tantissimo e che si è costruito dovunque in attesa di diventare una nuova “Pompei” del ventesimo e ventunesimo secolo, un parco archeologico per i turisti del futuro

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