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"Tutti addosso alla Raggi per una 'g' e Figliuolo...", l'attacco del grillino Giarrusso

Dino Giarrusso ha duramente criticato l'operato di Figliuolo e di Draghi nella gestione della campagna vaccinale per AstraZeneca

"Tutti addosso alla Raggi per una 'g' e Figliuolo...", l'attacco del grillino Giarrusso

I nostalgici del duo Conte-Arcuri continuano a regalare perle in diretta televisiva. Dopo Marco Travaglio è stato Dino Giarrusso, ospite de L'aria che tira estate in onda su La7, ad arrampicarsi sugli specchi e a cimentarsi in uno slalom pur di difendere il Movimento 5 Stelle e la coppia formata dall'ex premier Giuseppe Conte e dal suo sodale commissario dell'emergenza Domenico Arcuri. Tutto nasce da una discussione sulla campagna vaccinale e sulle polemiche attorno al vaccino AstraZeneca dopo la morte della 18enne di Genova che si era sottoposta alla vaccinazione volontaria durante un open day.

Il pentastellato usa toni molto critici nei confronti dell'attuale presidente del Consiglio Mario Draghi e del commissario per l'emergenza in carica, il generale Francesco Paolo Figliuolo, mettendoli in correlazione con la precedente gestione: "Non c'è nessuna continuità a parte Il Pnrr di Draghi che è praticamente identico a quello di Conte". Dino Giarrusso, poi, se la prende in maniera forte contro il commissario per l'emergenza: "Sono imbarazzato per il generale Figliuolo, ha fatto un atto grave, molto grave". Un attacco frontale deciso quello del deputato pentastellato, nonostante il suo partito sia attuamente tra quelli che sostengono Mario Draghi e, quindi, le sue scelte al governo.

Quindi, dopo questa considerazione in merito all'operato del generale Francesco Paolo Figliuolo, Dino Giarrusso ha ricamato una tesi discutibile nel tentativo di smarcare il Movimento 5 Stelle dalle accuse e insidiare il dubbio di un complotto: "Mi manda al manicomio che una settimana fa tutti parlavano per ore del fatto che uno scalpellino si era dimenticato una G nel nome di Carlo Azeglio Ciampi e hanno dato addosso a Virginia Raggi per questa cretinata". Tralasciando il fatto che si tratta di due argomenti talmente distanti tra loro da non poter essere nemmeno messi a paragone, Dino Giarrusso ha quindi affondato il colpo sul generale su presidente del Consiglio: "Abbiamo un generale che dice un giorno che determinati vaccini si possono dare sotto i 60 anni e poi no. Chi è il responsabile? Mi pare che si chiami Mario Draghi".

Parole destinate a lasciare il segno, anche perché il pentastellato ha successivamente sottolineato, in merito alla morte di Camilla Canepa, che "fare dei vaccini sbagliati cambia la vita", così come "dire una cosa e dire dopo dieci giorni il contrario". Dino Giarrusso ha puntato il dito in maniera diretta contro il premier e il commissario, accusandoli di minare anche la fiducia delle persone nel vaccino.

Ma nel suo discorso non è mai stato menzionato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

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