Cronache

Uccide il marito con 30 coltellate, poi l'uomo va al bar con gli amici

Il delitto si sarebbe consumato nella notte tra lunedì e martedì. Il sospetto omicida avrebbe ucciso il coniuge con 30 coltellate al corpo

Uccide il marito con 30 coltellate, poi l'uomo va al bar con gli amici

Debiti, gelosie e sospetti tradimenti. Sarebbero queste le ragioni che avrebbero spinto Luca Meloni, un 43enne originario di Cagliari ma residente a Casale Monferrato, ad uccidere con ben 40 coltellate il marito, Fabio Spiga, suo coetaneo. Secondo le informazioni che trapelano dalle indagini della polizia, coordinate dal magistrato competente del territorio di Alessandria Davide Pretti, l'assassinio si sarebbe consumato due giorni fa ma soltanto nelle prime ore della mattinata di mercoledì 28 ottobre il presunto omicida avrebbe confessato la responsabilità del crimine. ''Venite, ho ucciso mio marito'', ha raccontato nel corso di una telefonata alla polizia.

Fabio, ucciso con 30 coltellate

Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, riportata dal Corriere della Sera, i fatti risalirebbero alla notte tra lunedì 26 e martedì 27 ottobre in un appartamento in via della Caccia 104, a Casale Monferrato. Nel corso della serata di lunedì, tra i due coniugi, sposati con rito civile nel 2017, sarebbe esplosa una lite furibonda per incomprensioni di varia natura (debiti e gelosie). Nel tentativo di ristabilire la calma, Luca Meloni, successivamente reo confesso, si sarebbe allontanato da casa per qualche ora. Ma al rientro, dopo una breve sosta in un bar, gli animi tra i due sarebbero stati ancora infuocati tanto che la discussione avrebbe ripreso a pieno a ritmo sfociando poi in un truce delitto. Nel corso di una colluttazione, Luca avrebbe afferrato un coltello da cucina e, sulla scia di una furia cieca, avrebbe affondato la lama al corpo del marito per ben 30 volte lasciandolo senza vita in una pozza di sangue nella camera da letto.

La telefonata alla polizia: ''Sono stato io''

Dopo aver commesso il misfatto, il presunto autore dell'azione omicidiaria avrebbe incontrato alcuni amici salvo poi decidere di trascorrere la notte a casa di questi. Sarebbe stato solo al mattino successivo che, in preda alla disperazione, avrebbe fatto una richiesta di intervento nella palazzina di via della Caccia 104 per un assassinio. ''Venite, ho ucciso mio marito'', avrebbe riferito agli agenti di polizia. A seguito del sopralluogo nell'appartamento, con relativo accertamento del cadavere, Meloni sarebbe stato trattenuto in questura e sottoposto ad interrogatorio. Al momento, non sono stati riferiti dettagli circa la presunta confessione. Le indagini del caso sono affidate al magistrato competente del territorio di Alessandria Davide Pretti.

Chi era la vittima

La vittima era dipendente del supermercato Eurospin di Casale, dove era diventato responsabile delle vendite. Aveva lavorato un anno in Inghilterra e parlava molto bene l’inglese. Appassionato d’arte, aveva fatto il liceo artistico e frequentato per qualche anno l’Università. I conoscenti lo descrivono come una persona colta. Sconvolti per quanto accaduto i suoi colleghi come i compagni di scuola. ''Voglio ricordarti così Fabietto, spensierato e sorridente'' scrive su Facebook Giorgia Rea postando una foto di gruppo di una recente rimpatriata con gli ex compagni. ''Non mi sembra vero, penso alla scuola, al treno a tutte le volte che studiavamo insieme a casa tua.

Una tragedia'', commenta Licia Lagomarsino.

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