Cronache

Uccisa a bottigliate per 30 euro dall' ex vicino di casa marocchino, che ha chiesto il rito abbreviato: così la pena può essere ridotta

Mirella Ansaloni, 79 anni, fu ammazzata nel settembre del 2017 per una catenina d’oro da due nordafricani: il processo è iniziato ora

Uccisa a bottigliate per 30 euro dall' ex vicino di casa marocchino, che ha chiesto il rito abbreviato: così la pena può essere ridotta

Era il 18 settembre del 2017 quando Mirella Ansaloni, 79 anni, fa rientro a casa dopo la consueta spesa mattutina. Qui, però, trova ad attenderla il suo ex vicino di casa e un amico di lui: entrambi marocchini ed entrambi minorenni.

Si tratta di un’imboscata. I due giovani nordafricani la aggrediscono con brutalità con delle bottiglie di vetro, per sottrarle i pochi euro nella borsa e una catenina d’oro, rivenduta qualche ora più tardi a Milano, per qualche centinaio di euro, sperperato poco dopo tra un locale e l’altro della movida meneghina.

I marocchini la colpiscono più volte e senza pietà, fino ad ammazzarla. La signora non ha avuto tempo e modo di reagire, di chiedere aiuto: è stata trovata senza vita sul pavimento di casa sua, in una pozza di sangue.

Iniziato il processo ai due marocchini

La vicenda cha ha scioccato Finale Emilia, in provincia di Modena, è arrivata finalmente i in tribunale, con i due imputati che hanno chiesto il rito abbreviato, così da ottenere un’automatica riduzione della pena di un terzo, nonostante l’accusa nei loro confronti sia quella di rapina aggravata e omicidio.

Il figlio della vittima urla di dolore e rabbia, come scrive Libero: "Oggi si è rinnovato il mio dolore.

Ma, come se non bastasse, mi sono sentito sbeffeggiato dall' omicida di mia madre, il quale passandomi davanti mi ha guardato e mi ha salutato come se niente fosse". Poi, l’uomo accusa, sostenendo che l’ex vicino di casa magrebino avesse già rapinato Mirella e altre persone del vicinato, preoccupate dalla presenza del giovane e della sua famiglia, non integrata nella comunità locale

Commenti