Ora spuntano i bus quarantena ​I migranti: "Noi dormiamo qui"

I punti di accoglienza sono al completo e i migranti sono stati sistemati sui pullman prima a Tricesimo, poi a Udine. Il prefetto: "Si tratta di una soluzione temporanea di emergenza"

Migranti nel piazzale del santuario di Tricesimo
Migranti nel piazzale del santuario di Tricesimo

Nell'ex caserma Cavarzerani non c'era più posto, perché era già affollata oltre il limite consentito. Ma dalla rotta balcanica, i migranti continuano ad arrivare. Per questo, le autorità di Udine hanno trovato una soluzione alternativa, trasferendo i profughi che entrano in Italia dal confine a nord-est sui pullman.

Da giorni, infatti, un gruppo di migranti sta facendo la quarantena, imposta come misura di contenimento del nuovo coronavirus, a bordo di alcuni bus, messi a disposizione dalla prefettura. Inizialmente, il gruppo di richiedenti asilo era stato sistemato su tre pullman parcheggiati sul sagrato del Santuario della Madonna Missionaria a Tricesimo, a nord di Udine. Ma il sindaco, Giorgio Baiutti, aveva denunciato "criticità di tipo sanitario, di vigilanza e sicurezza del piazzale del Santuario". E, in un post pubblicato su Facebook, aveva parlato di "una situazione intollerabile": "Ieri 72 presenti e a fine giornata 25 scappati, oggi 64 presenti con nuovi arrivi ma 18 fughe accertate alle ore 19". Per questo, il primo cittadino di Tricesimo, aveva chiesto che la situazione venisse risolta e fosse trovata una soluzione alternativa.

Allego alcune immagini e il testo della lettera inviata ieri con la quale si ribadiscono le criticità di tipo sanitario,...

Pubblicato da Giorgio Baiutti su Giovedì 3 settembre 2020

Così, la carovana di profughi ha lasciato il piazzale del Santuario, ma solamente per trasferirsi a Udine, vicino all'ex ospedale psichiatrico di Sant'Osvaldo, come riporta Udinetoday. Per 40 migranti, la prefettura ha trovato dei posti grazie alla Caritas e al parziale svuotamento della caserma Cavarzerani, ma altre 30 persone sarebbero rimaste a bordo di due pullman, divisi in gruppi, dopo essere stati sottoposti al tampone, che per il momento non ha dato nessun esito positivo. Intanto, quel gruppo di richiedenti asilo aspetta la fine dei 14 giorni necessari alla quarantena, nell'attesa che venga trovato per loro un alloggio in qualche struttura. Per il momento, il loro alloggio è un bus, controllato da polizia e protezione civile, per impedire la fuga. "Abbiamo raggiunto il punto più basso che si poteva raggiungere, è vergognoso", ha commentato a Repubblica Paola Tracogna, coordinatrice dell'associazione Ospiti in arrivo, che si occupa dei richiedenti asilo. E ha aggiunto: "Dobbiamo fare i conti con una politica locale ostile all'accoglienza, ma si poteva trovare una sistemazione in tenda".

"È una soluzione temporanea di emergenza- ha spiegato a Repubblica il prefetto di Udine- Siamo alla ricerca di

luoghi in cui accogliere i profughi, andrebbe bene un piccolo albergo dismesso o una scuola non più utilizzata, va bene anche un capannone con i servizi principali. Il problema è che non stiamo trovando disponibilità".

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