Vaccini, a Bologna pronte le pratiche di espulsione per 300 bambini non vaccinati

A Bologna parte domani l'iter che sospende i piccoli non vaccinati da nidi e scuole materne. Il personale, però, non saprà quali piccoli alunni avranno la copertura vaccinale. Ma mandare i propri figli senza copertura costituirà reato. I casi nelle altre città

Vaccini, a Bologna pronte le pratiche di espulsione per 300 bambini non vaccinati

A Bologna sarebbero 300 su circa 8mila i piccoli iscritti a nidi e scuole d'infanzia comunali che, al momento, risulterebbero non in regola con gli obblighi vaccinali. Si tratta dei bambini per i quali era stata presentata l'autocertificazione e le cui famiglie non hanno mai inviato la documentazione necessaria a certificarne la regolarità vaccinale. Secondo quanto riportato da Repubblica, ai genitori di piccoli allievi, il Comune avrebbe inviato, in queste ore, un avviso, via mail, per avvertirli della situazione irregolare in cui versano i loro figli. E, di fatto, le loro famiglie.

Il caso Bologna

A partire da domani, quindi, verranno avviate le pratiche di sospensione da nidi e scuole materne dei piccoli, fino a quando non sarà presentata la documentazione. I messi comunali di Palazzo D'Accursio notificheranno il documento casa per casa. Così, tutte le comunicazioni saranno tra Comune e famiglie senza dover coinvolgere le scuole. Il che significa che il personale scolastico non saprà se in classe si presenterà un bimbo non in regola ma i genitori, invece, sapranno che mandarlo all'asilo senza copertura vaccinale significherebbe violare la legge. Complessivamente, secondo quanto riportato dall'Ausl, a Bologna sarebbero circa 5mila i bambini non in regola con le vaccinazione: 840 nella fascia 0-6 anni (su un totale di 34.500 bambini) e 4.200 quelli tra i 6 e i 16 anni (su una popolazione di 68mila minori).

I casi nelle altre città

E il capoluogo emiliano non è il solo. I bimbi definiti "inadempienti", infatti, sarebbero 28 a Rimini, tre a Pagani (in provincia di Salerno), uno a Prato, 37 in Veneto, tre in provincia di Udine, tre a Procida (nel Napoletano), 350 a Cesena, 600 a Modena e 1.200 in Liguria.

Grillo: "Non faremo passi indietro"

Da domani, le scuole dovranno inviare tutta la documentazione sui propri alunni all'Ausl, che dovrà incrociare i dati in proprio possesso e verificare quanti e quali bambini iscritti non sono in regola. L'Alto Adige, per deroga regionale, verificherà a settembre, ma per tutte le altre regioni italiane da domani saranno attivate le verifiche. Sul suo profilo Facebook, il ministro della Salute, Giulia Grillo ha chiarito che "sui vaccini io e il governo non faremo passi indietro".

Buona copertura vaccinale

La legge attualmente in vigore, che porta il nome dell'ex minsitro Beatrice Lorenzin e che ha introdotto l'obbligo, darebbe buoni risultati. Nei primi sei mesi del 2018 sarebbero aumentate le coperture vaccinali rispetto al 31 dicembre del 2017. In diversi casi, poi, sarebbe stata raggiunta (e superata) la soglia minima raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità, pari al 95%.

È quanto risulta da una rilevazione di medio termine effettuata per valutare l’impatto della Legge sulle vaccinazioni obbligatorie nelle coorti di bambini nati negli anni 2015, 2014 e 2010, pubblicata sul sito del ministero della Salute. A presentare ancora criticità, i casi legati al morbillo.

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