Bassetti punge i No Vax: "Lo stop? Duro colpo per loro"

L'infettivologo Matteo Bassetti ha commentato la notizia dello stop sulla sperimentazione del vaccino: "Vuol dire che i controlli sono seri''

Bassetti punge i No Vax: "Lo stop? Duro colpo per loro"

Fa rumore la notizia della battuta di arresto per la sperimentazione sul vaccino opzionato dall'Italia e le cui dosi avrebbero dovuto essere disponibili entro la fine del 2020. Ma, come spesso accade, non tutti i mali vengono per nuocere. "La sospensione indica che i controlli sono seri", dice l'infettivologo dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti.

Dopo la comunicazione sulla sospensione dei test clinici da parte del gruppo farmaceutico Astrazeneca si è abbatuta un'autentica bufera mediatiaca sul ministro della Salute Roberto Speranza, finito nel mirino di alcuni virologi del panorama emergenziale italiano. Altri, invece, si sono limitati a commentare la vicenda con toni pacati nel tentativo di ridimensionare un annuncio che, all'alba di questa mattina, è piombato sul Belpaese come una doccia fredda. Anzi, ghiacciata. Esprime rammarico per l'accaduto l'infettivologo Matteo Bassetti che ai microfoni dell'AdnKronos Salute spiega: "Dispiace per lo stop alla sperimentazione - dice- ma è il segnale che le aziende stanno lavorando con serietà, trasparenza e controllando i dati".

Non manca poi una stoccata ai No Vax, sul piede di guerra al primo intoppo: "Questo è l'argomento più forte che noi possiamo avere nei confronti dei detrattori dei vaccini e dei no-vax che hanno attaccato dicendo che sarebbe stato messo in commercio senza fare i controlli.- continua Bassetti - Ecco, questa è la risposta migliore che si poteva dare loro".

Sicuramente una frenata inattesa quella della sperimentazione ma, tutto sommato, indice che i controlli sugli iter sperimentali sono più che seri ed affidabili. "C'è stato un problema e l'azienda non ha avuto nessuna vergogna a dire stoppiano e verifichiamo cosa è accaduto. Speriamo riprendano presto ma è la dimostrazione che la ricerca è regolata e trasparente'', conclude l'infettivologo.

L’alt al vaccino è arrivato a circa una settimana dall’annuncio dell’accordo definitivo della AstraZeneca con la Commissione europea.

Come era stato sottolineato giorni addietro dal ministro della Salute Roberto Speranza, nell’accordo “c’è scritto che le prime dosi, se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020”. Adesso però è tutto nuovamente in stand-by. Le prossime ore potrebbero essere decisive per capire come evolverà la situazione, fondamentali saranno i controlli da parte dell'Agenzia regolatoria del farmaco.

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