Coronavirus

"La terza dose? Indiscutibile esigenza": già pronto il piano di Bertolaso

Il consulente della Regione Lombardia ha già messo a punto un programma condiviso con Fontana in vista del prossimo autunno

"La terza dose? Indiscutibile esigenza": già pronto il piano di Bertolaso

I vaccini sembrano funzionare contro il Covid-19. A confermarlo sono i dati dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive, in calo rispetto al passato nonostante il numero di contagi. I risultati soddisfacenti, però, non rassicurano gli esperti, i quali consigliano di non abbassare la guardia e di continuare con la campagna vaccinale a tappeto, prevedendo anche una terza dose per chi si è vaccinato già da diverso tempo. Dello stesso parere è Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia, che, intervistato dal Corriere della Sera, ha specificato che la terza dose del vaccino è “un’indiscutibile esigenza”.

Si attendono, a tal proposito, le decisioni del ministero della Salute e delle altre autorità sanitarie. Entro la fine del mese dovrebbe arrivare il nulla osta dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, all’inoculazione di una terza dose. È molto probabile che a distanza di mesi gli anticorpi prodotti dal vaccino calino e c’è quindi l’esigenza di intervenire con un richiamo. “Bisogna essere pronti per l’arrivo dell’autunno – ha detto Bertolaso – quando ci potrebbero essere nuove ondate del virus con la ripresa delle scuole e delle attività lavorative”.

L’ex capo della protezione civile ha già messo a punto un piano per la Lombardia, studiato direttamente con il governatore Attilio Fontana, con la vicepresidente Letizia Moratti e con i tecnici. L’obiettivo è fare quanto prima e agire in maniera compatta su tutto il territorio per l’inoculazione della terza dose. Ci saranno alcune strutture di riferimento e avranno un ruolo strategico le farmacie. “Ventuno – ha rivelato Bertolaso – hanno cominciato con la somministrazione in via sperimentale”. I grandi hub non verranno tutti dismessi; resteranno attivi uno per provincia. “Lo scopo – ha spiegato il consulente della Regione Lombardia – è di arrivare a 40mila somministrazioni al giorno”.

Ma quali sono le persone a cui verrà inoculata la terza dose del vaccino? Prima di tutto riceveranno il richiamo gli anziani con diverse patologie e i soggetti fragili. Sono queste le categorie maggiormente a rischio e che, a distanza di nove mesi dalla seconda dose, rischiano di infettarsi a causa della temuta variante Delta. In particolare sono gli immunodepressi ad avere i maggiori problemi. Ancora si sta discutendo, invece, sulla possibilità di estendere il richiamo anche al resto della popolazione. Per il momento la posizione dell’Ema è attendista.

Se i dati dei contagiati e, soprattutto, dei ricoverati non peggioreranno bisognerà ancora attendere per la terza dose di massa.

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