Coronavirus

J&J, perché l'Ema ha dato l'ok al richiamo dopo 2 mesi

Via libera dell'Ema al richiamo vaccinale con il vaccino J&J dopo due mesi dall'unica dose e alla vaccinazione eterologa dopo il ciclo con Pfizer e Moderna. "Protezione al 100% dalle forme gravi"

Vaccino J&J, perché l'Ema ha dato l'ok al richiamo dopo 2 mesi

Il tanto bistrattato vaccino della Johnson&Johnson, l'unico monodose, sarà ancora utile e fondamentale nella lotta alla pandemia da Covid-19. L'Ema ha infatti dato l'ok alla seconda somministrazione dopo due mesi dalla prima (e unica) dose ma anche alla vaccinazione eterologa con chi aveva completato l'iter con Pfizer e Moderna.

I perchè della scelta

"Una dose booster del vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson può essere presa in considerazione, almeno 2 mesi dopo la prima, nelle persone di età pari o superiore a 18 anni", ha affermato il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco Ema. Come ci siamo occupati sul Giornale.it, il richiamo del monodose si rende necessario già dopo 60 giorni per il calo rapido della sua protezione rispetto al ciclo vaccinale (doppio) degli altri vaccini attualmente in commercio. Da qui, la decisione e la raccomandanzione dell'Ema: chi ha già fatto la prima dose con J&J può fare anche la seconda con lo stesso vaccino perché, "somministrato almeno 2 mesi dopo la prima dose negli adulti, ha portato a un aumento degli anticorpi contro Sars-CoV-2", affermano gli esperti.

"Protezione al 100% dalle forme gravi"

Johnson & Johnson sottolinea che questa raccomandazione si basa sui dati che dimostrano che la dose booster del vaccino J&J ha aumentato la protezione al 75% contro le forme sintomatiche di Covid e una protezione del 100% contro le forme gravi almeno 14 giorni dopo la somministrazione. "Siamo lieti del parere positivo espresso oggi dal Chmp" ha affermato Loredana Bergamini, direttore medico di Janssen Italia, ad AdnKronos.

L'eterologa con Janssenn

Ma non è tutto: a dimostrazione che questo siero anti-Covid sia efficace anche contro Omicron, l'Ema ha autorizzato la vaccinazione eterologa con il booster di Johnson&Johnson. "Può essere considerato come terza dose per chi si è sottoposto a Pfizer o Moderna" in precedenza. Quindi, la risposta anticorpale è forte anche se si fa la terza dose con questo vaccino a vettore virale e non necessiarmente con quello ad Rna messaggero. Si tratta senz'altro di un'ottima notizia nell'ottica di avere più vaccini a disposizioni e più armi contro la nuova variante del Covid-19.

"Rischio trombosi non noto"

Capitolo trombosi: gli esperti dell'Ema fanno sapere che il "rischio di trombosi in combinazione con trombocitopenia (Tts) o altri effetti collaterali molto rari dopo un richiamo non è noto e viene attentamente monitorato", aggiunge l'ente regolatorio Ue nella nota in cui spiega i contenuti della raccomandazione. Come succede per tutti i medicinali, l'Ema assicura che continuerà "a esaminare tutti i dati sulla sicurezza e l'efficacia del vaccino Janssen", come si legge su AdnKronos. I dati che sostengono la raccomandazione relativa al richiamo per il vaccino Janssen saranno disponibili nelle informazioni aggiornate sul prodotto.

A livello nazionale, sottolinea l'Ema, gli organismi di sanità pubblica "possono emettere raccomandazioni ufficiali" sull'uso dei booster a seguito di una dose di vaccino J&J o di due dosi di vaccini a mRna "tenendo conto della situazione epidemiologica locale, della disponibilità di vaccini, dei dati di efficacia e di quelli di sicurezza limitati per la dose di richiamo".

A questo punto, si attende il parere dell'Aifa per capire se ci sarà il via libera anche nel nostro Paese al richiamo e al booster con il vaccino J&J.

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