Cronache

"Dobbiamo essere sinceri...". I dubbi sulla variante Omicron

Il professor Broccolo: "Questo vaccino abbatte mortalità e il rischio di ricovero in terapia intensiva". I dubbi sull'efficacia contro l’infezione da Omicron

"Dobbiamo essere sinceri...". I dubbi sulla variante Omicron

“Dobbiamo essere sinceri: questo vaccino abbatte mortalità e il rischio di ricovero in terapia intensiva, ma è poco efficace contro l’infezione da Omicron”. È netto il giudizio del professor Francesco Broccolo. Ospite a Di Martedì, il docente di microbiologia clinica presso l'Università Milano-Bicocca si è soffermato sulle recenti norme introdotte dal governo per contrastare la pandemia e ha acceso i riflettori sull’obbligo vaccinale per gli over 50. “È stato introdotto per quella fascia di età dove la letalità ha un incremento significativo - ha spiegato - si può discutere se farlo sotto i 40, ma in quel caso la mortalità è estremamente bassa”.

Nel corso del suo intervento, Francesco Broccolo ha ribadito che i vaccini attualmente disponibili abbattono quasi totalmente la mortalità e la terapia intensiva, di circa 30 e 24 volte, ma è necessaria una riflessione sul contagio dalla variante. L’esperto, specializzato in microbiologia e virologia, ha rimarcato: “Per quanto riguarda l’infezione dobbiamo essere molto sinceri: è molto, molto debole. In parte perché stiamo utilizzando un vaccino vecchio, Omicron è poco sensibile a questo farmaco, e in parte anche perché questo vaccino è studiato fondamentalmente per la malattia”.

Il vaccino non blocca l’entrata del virus ma salva la vita, la precisazione di Broccolo, tranchant sui messaggi lanciati da alcuni colleghi nel corso delle ultime settimane: “Smettiamo di dire che il vaccinato non è pericoloso, mentre il non vaccinato è pericoloso – il monito dell’esperto –questa cosa non è vera”.

Altro tema particolarmente dibattuto è quello legato alla quarta dose e ai possibili richiami futuri, Broccolo ha evidenziato che questa strategia non è scientificamente giustificata: “Il rischio è un effetto di anergia immunologica, dove di fatto il sistema immunitario di fatto non risponde più al vaccino. E non sono stati valutati gli effetti collaterali”.

L’obiettivo è chiaro, i piani di contrasto all’emergenza sanitaria devono essere aggiornati: “È evidente che la strategia deve cambiare, lo dice anche l’Agenzia europea per i medicinali”.

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