Coronavirus

Il vaccino russo Sputnik arriva a San Marino

Si apre la campagna vaccinale a San Marino, secondo stato in Europa ad utilizzare il vaccino russo Sputnik che, nel mentre, prende accordi per la produzione in Spagna.

Il vaccino russo Sputnik arriva a San Marino

È al nastro di partenza la campagna vaccinale della Repubblica di San Marino, secondo paese in Europa, dopo l’Ungheria, a utilizzare lo Sputnik V sviluppato in Russia che a differenza dei vaccini a mRNA di Pfizer-BioNTech e Moderna sfrutta la tecnologia a vettore virale come quelli di AstraZeneca e Johnson & Johnson. La notizia dell’arrivo del vaccino russo ha destato particolare attenzione nell’opinione pubblica europea e molte regioni italiane hanno guardato con interesse alla scelta sammarinese che diventa un test e un campione territoriale di riferimento. Tutto nasce dal mancato arrivo della dotazione Pfizer garantita dall’accordo di mutua collaborazione sottoscritto l’11 gennaio con l’Italia per fronteggiare l’emergenza Covid. I vaccini non sono arrivati e il Governo sanmarinese ha scelto di richiederli alla Russia.

Abbiamo chiesto le ragioni della scelta e i passi intrapresi a Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato della Repubblica di San Marino: "Improvvisamente l’approvvigionamento è divenuto un problema per tutti unitamente alle complicazioni di carattere burocratico ma sul nostro territorio la situazione è divenuta critica tanto che fino a due giorni fa non c’era una sola dose di vaccino. Quando si è compresa la situazione internazionale che si stava creando e l’intensificarsi dei problemi di distribuzione di Pfizer si è deciso di agire. Anche se siamo una piccola comunità di 33 mila anime abbiamo il dovere di offrire ai nostri cittadini gli strumenti per continuare a vivere e non solo sopravvivere. Così, attraverso le nostri relazioni diplomatiche abbiamo messo in atto tutte le azioni sui mercati per approvvigionarci al meglio. La nostra Segreteria di Stato si è rivolta alla Russia, con cui abbiamo rapporti stabili da anni, dialogando direttamente con il Fondo Sovrano russo che produce e distribuisce il vaccino Sputink V", spiega Lonfernini. Poi ha aggiunto: "La risposta è stata efficiente e, in venti giorni, superati i problemi contrattuali sono arrivati 7500 vaccini per avviare la prima fase della campagna vaccinale che, con Sputnik (a doppia dose), coprirà il 15% della popolazione. Non posso negare che gli intermediari che propongono vendite di stock di vaccini si presentano da noi tutti i giorni, ma abbiamo scelto un percorso geopolitico ben preciso anche nei confronti dell’Italia. Solo le istituzioni possono garantire il criterio di fornitura e di approvvigionamento. Da pochi giorni sono ripartite le forniture di Pfizer e l’obiettivo condiviso con l’Italia e l’Unione Europea sta proseguendo, però, se sarà necessario, continueremo liberamente a confrontarci con il mercato internazionale per poter avere un approvvigionamento autonomo. D’altra parte non esiste una grande differenza di costo tra i vari vaccini che si aggirano tra i 9 del Pfizer e gli 11 euro dello Sputinik".

E sulla sfida al Covid a San Marino è intervenuto anche il dottor Agostino Ceccarini, Responsabile Campagna Vaccinale Covid-19: "In effetti la piccola comunità di 33 mila abitanti del Monte Titano è stata duramente colpita con il 10% dei contagi, come se in Italia si fossero contagiate 7 milioni di persone". Poi spiega quali sono le aspettative sul vaccino russo: "Qui la speranza nel vaccino russo è molto alta, rafforzata dalle conferme che stanno arrivando dagli indicatori scientifici (la rivista Lancet in testa) e dall'avvio di trattative tra Russia e Spagna per aprire una catena di produzione europea". Intanto a San Marino lunedì inizierà la campagna Sputnik con 400 vaccinazioni al giorno su cinque postazioni. Saranno esclusi coloro che hanno già avuto il virus abbattendo a 22 mila le persone da coprire. Partiranno i sanitari poi le RSA e gli over 75. Nel mentre arriveranno le 50 mila dosi per raggiungere la copertura del 70% della popolazione. La notizia dell'arrivo del vaccino russo a San Marino ha scatenato una catena di richieste arrivate da tutt'Italia. In tal senso il Segretario di Stato Lonfernini è chiaro: "Il vaccino non è in vendita e l’abbiamo detto in tutti i modi a chi ci ha fatto questa domanda. Adesso tutto quello che recupereremo in termini approvvigionamento e di tempo lo dedicheremo solo ai sammarinesi.

Dopo di che non è escluso che nel principio di solidarietà territoriale che lega San Marino all’Italia saremo disponibili ad offrire tutto il sostegno e la collaborazione possibile come è giusto che sia".

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