Vaccino, saranno i militari a distribuire le dosi Ecco cosa accadrà

Predisposta la macchina organizzativa in vista del Vaccine Day europeo. In totale l’Italia avrà 202 milioni di dosi di vaccino

Vaccino, saranno i militari a distribuire le dosi Ecco cosa accadrà

Il 27 dicembre in Italia, così come nel resto d’Europa, prenderà ufficialmente il via il "Vaccine day", primo passo della campagna di vaccinazione di massa contro Covid-19. Il nostro Paese sta predisponendo tutto il necessario affinché l’arrivo del vaccino dal Belgio, previsto per la Vigilia di Natale, la loro conservazione e la successiva distribuzione avvenga senza problemi. La macchina organizzativa, messa in campo dal commissario straordinario Domenico Arcuri, prevede che il camion dell'azienda farmaceutica, dotato di celle frigorifere in grado di conservare a -70 gradi le dosi, una volta lasciata la fabbrica di produzione in Belgio sarà scortato dall'Esercito fino all'ospedale della Capitale.

"Due giorni fa, su richiesta della struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri, abbiamo dovuto pianificare con urgenza la distribuzione del vaccino Pfizer, che giungerà in Italia il 24 dicembre, sarà custodito in una prima fase presso l'hub centrale dello Spallanzani", ha annunciato il generale Luciano Portolano capo del Coi, il Centro operativo interforze della Difesa, durante l'incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo stesso Portolano ha spiegato che sarà la Difesa a distribuirlo e somministrarlo "su 21 siti nazionali, dai quali si provvederà poi a una ulteriore distribuzione capillare e se necessario anche alla somministrazione". Nella prima simbolica fase l’Italia riceverà 9750 dosi. Le altre, circa 3,4 milioni, così come previsto dal "Piano Vaccini" saranno consegnate direttamente dalla casa farmaceutica ai 300 siti di somministrazione individuati dalla Struttura commissariale in accordo con le Regioni.

"Un ruolo prezioso e determinante sarà ricoperto dalle articolazioni della Difesa anche nelle attività fondamentali connesse alla gestione della campagna vaccinale, in concorso con il Servizio sanitario nazionale. Gli italiani, oltre ad essere orgogliosi delle forze armate, sono riconoscenti per quanto fanno per la difesa e la sicurezza del nostro Paese", ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del video-collegamento dal Comando Operativo di Vertice Interforze. Il Capo dello Stato ha voluto esprimere "riconoscenza a nome della Repubblica a tutti gli appartenenti alle forze armate, ai corpi militari dello Stato e ai loro familiari".

Ad avere il maggior numero di dosi di vaccino in questa prima fase simbolica sarà la Lombardia con 1.620 dosi. A seguire ci sono Emilia Romagna (975), Lazio (955), Piemonte (910) e Veneto (875). Le Regioni che riceveranno meno dosi sono la Valle d’Aosta (20), il Molise (50) e l’Umbria (85). Il commissario Arcuri, confermando che l’Italia avrà 202 milioni di dosi, ha evidenziato però che arriveranno "non più in 15 bensì in 21 mesi". Questo perché Sanofi, che doveva fornire 40 milioni di dosi nel terzo e quarto trimestre del 2021, ha un ritardo e riuscirà a fornire il farmaco nel secondo e terzo trimestre del 2022. Il commissario ha, poi, chiarito che se le procedure di autorizzazione lo consentiranno ci sarà "una quantità di dosi per vaccinare tra la prossima estate e il prossimo autunno tutti gli italiani che lo vorranno".

Secondo il piano, a febbraio il vaccino sarà somministrato ai soggetti più fragili e agli anziani. In questa prima fase, quindi, resteranno esclusi i bambini. Il lavoro, come si può intuire dai numeri, sarà lungo.

Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, ha garantito che nella campagna di vaccinazione saranno impegnati circa 60mila tra medici di medicina generale, di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali e del 118.

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