Coronavirus

La variante inglese è in Italia. Covid, cosa ci aspetta adesso

Isolata su un paziente arrivato dalla Gran Bretagna. Bassetti: "Vi spiego cosa accade su contagi e vaccini". Lo scenario

La variante inglese è in Italia. Covid, cosa ci aspetta adesso

Le notizie che arrivano dal Regno Unito non sono affatto confortanti: il Covid è mutato e la sua variante sembra essere più contagiosa anche del 70%. E la variante inglese del virus è stata appena isolata anche in Italia, nei laboratori dell'Ospedale militare del Celio di Roma. Lo ha anticipato, con un sua esclusiva, il Tg1.

La mutazione è arrivata anche in Italia

Il Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto Superiore della Sanità, ha sequenziato il genoma del virus Sars-Cov-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna. Lo comunica il ministero della Salute. "Il paziente e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite dal ministero della Salute", viene riportato dall'agenzia Agi.

Quando esattamente la mutazione del virus sia avvenuta non è dato saperlo ma abbiamo chiesto un parere illustre: in esclusiva per ilgiornale.it, questo pomeriggio abbiamo sentito il Prof. Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino, che aveva ipotizzato quanto ha trovato riscontro in serata, e cioè che la nuova variante del Covid potesse già trovarsi anche nel nostro Paese. "Può anche darsi che questa variante sia già in Italia, non lo escluderei e non possiamo stabilirlo con certezza. Gli olandesi hanno bloccato i voli ma sono quei provvedimenti che lasciano un po' il tempo che trovano perché si può arrivare in altri modi, il controllo è impossibile". La stessa cosa vale per l'Italia: se è vero che il ponte aereo è sospeso, via terra e via mare non è vietato alcun ingresso. "Per chi arriva dall'estero, l'unico modo è quello di usare le misure che conosciamo: gli strumenti migliori per difendersi rimangono distanziamento, mascherine, lavaggio delle mani e vaccinarsi non appena sarà possibile", sottolinea il virologo.

"Variante più aggressiva"

"È una variante, non sarà la prima e neanche l'ultima: gli inglesi hanno riportato questa variante più contagiosa ma al momento non sembra essere più letale. Hanno fatto analisi genomiche ed hanno visto delle minime mutazioni che lo rendono più trasmissibile. Era già stata descritta in Spagna quest'estate, c'è anche un articolo del New England", ha dichiarato il Direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino, che ci ha spiegato cosa è successo e perché, al momento, non è necessario preoccuparsi. "Sono mutazioni fisiologiche perché i virus mutano. Il fatto che ci sia una variante più contagiosa non è una cosa buona ma al momento non sembra una variante più aggressiva, non fa più morti come qualcuno avrebbe detto".

"Niente panico". Le analisi approfondite dell'Inghilterra non sono le stesse nè in Italia nè in altri Paesi: per questa ragione è quasi impossibile stabilire con certezza se questa variante, oltre all'Italia, circola anche in altre nazioni. "Gli inglesi hanno fatto molte analisi genomiche ma sappiamo esattamente cosa sta circolando anche in altri Paesi del mondo? Mi pongo questa domanda. Conosciamo esattamente tutti i virus che sono stati isolati in Italia negli ultimi 15 giorni e com'è il loro genoma? Non mi pare proprio", ci dice Bassetti, alludendo ai casi di novembre nel nostro Paese, quando il virus "correva" più velocemente in alcune aree come nel caso di Milano. In ogni caso, la mutazione inglese non deve farci preoccupare, al momento, più di tanto. "Da clinico non mi preoccupo più di tanto, c'è stata enfatizzazione. Il fatto che ci sia un virus che è mutato, per chi li studia, è un fatto assolutamente normale: il fatto che sia diventato più contagioso è anche questo perfettamente normale perché è una delle capacità che ha il virus di colpire più ospiti contemporaneamente. Per fortuna, ad oggi, non è più aggressivo ed è un altro messaggio da dare".

L'Italia sospende i voli

Questo pomeriggio, intanto, a scopo cautelativo, il governo ha deciso per la sospensione immediata dei voli con il Regno Unito. "Ho firmato una nuova ordinanza che blocca i voli in partenza dalla Gran Bretagna e vieta l'ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato. Chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone antigenico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione", ha scritto su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza. Il blocco sarà in vigore dalla mezzanotte di oggi e fino al 6 gennaio.

Ho firmato una nuova ordinanza che blocca i voli in partenza dalla Gran Bretagna e vieta l’ingresso in Italia di chi...

Pubblicato da Roberto Speranza su Domenica 20 dicembre 2020

Il nostro Paese segue, quindi, quanto fatto dall'Olanda sospendendo tutti i voli dal Regno Unito fino al primo gennaio dopo la scoperta nei Paesi Bassi di un caso di contaminazione con una nuova variante britannica. Il ministero della Salute olandese "raccomanda che qualsiasi introduzione di questa variante del virus sia limitata il più possibile, limitando e controllando il movimento di passeggeri in arrivo dal Regno Unito".

La mutazione del virus

Tutto è partito qualche giorno fa da Chris Whitty, direttore medico del governo inglese, ha informato l'Oms che il nuovo ceppo del Coronavirus conterrebbe ben 23 differenze di codice rispetto alla sequenza standars e si può diffondere più velocemente del 70%. "Come risultato della rapida diffusione della nuova variante, dei dati di modelli preliminari e dei tassi di incidenza in rapido aumento nel Sud-Est, il New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (Nervtag) ora ritiene che il nuovo ceppo possa diffondersi più rapidamente", si legge nella dichiarazione ufficiale di Whitty. Come riportato dal Corriere, secondo il capo dei consulenti scientifici britannici, Patrick Vallance, "il numero di persone ricoverate negli ospedali di Londra e nella zona sud-orientale del Regno Unito" nel mese di dicembre è aumentato in modo considerevole.

Cosa dice il Dpcm. Fino a poche ore fa quando sono stati sospesi i voli con il Regno Unito, il Dpcm di Conte del 3 dicembre affermava che "chi proviene dal Regno Unito ed entra in Italia per esigenze lavorative, di studio, di salute, di assoluta urgenza, o per far rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza, deve compilare un’autodichiarazione e sottoporsi a test molecolare o antigenico, effettuato a mezzo di tampone e risultato negativo, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano": insomma, niente quarantena e sappiamo che in due giorni può tranquillamente accadere di tutto. Ma la cosa che preoccupa è anche un'altra: fino al 9 dicembre si poteva entrare in Italia "senza necessità di motivazione, compilando un’autodichiarazione e sottoponendosi a test molecolare o antigenico, effettuato a mezzo di tampone e risultato negativo nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano; in alternativa, è possibile effettuare il test all’arrivo in Italia o entro 48 ore dall’arrivo. Non è previsto l’isolamento fiduciario all’arrivo resta però l’obbligo di comunicare al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale il proprio ingresso".

Cosa accade con il vaccino?

La preoccupazione maggiore, adesso, è per i vaccini: alla vigilia di quella che sarà la campagna vaccinale più imponente della storia ed a pochi giorni dal "V-day", si teme per la loro efficacia. La mutazione inglese è tale che il vaccino Pfizer-BioNtech, così come tutti gli altri già in produzione, risulteranno inefficaci? La risposta è no, questo pericolo al momento non c'è. "I virus sono organismi viventi e come tali mutano anche loro. Attenzione, sono minime mutazioni a livello della proteina Spike di alcune minime parti del genoma che non inficeranno minimamente l'efficacia del vaccino. È un po' come succede con l'influenza che però muta molto più rapidamente", ha rassicurato Bassetti.

"Magari in futuro dovranno esserci degli adattamenti anche per quel che riguarda il vaccino se ci saranno delle mutazioni importanti ma, per il momento, non sembra esserci nessun tipo di problema per il vaccino che è stato sintetizzato", conclude.

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