Cronache

Vaticano, 43 milioni per la nuova caserma dell’esercito del papa

“Gli ecclesiastici non amano prendere rischi sul piano finanziario, bisogna dunque avere il denaro prima di lanciarsi”, fa sapere il banchiere svizzero Roth: ecco perchè è lui stesso a presiedere una fondazione che si sta occupando della raccolta fondi

Vaticano, 43 milioni per la nuova caserma dell’esercito del papa

Approvato il piano da parte delle autorità del Vaticano che prevede la costruzione di due nuove caserme, destinate ad ospitare i membri della Guardia svizzera pontificia.

Decisamente elevato il costo dell’operazione, per la quale dovranno esser stanziati circa 43 milioni di euro, cifra che potrebbe apparire a molti proibitiva. Tutto sotto controllo, dato che è stata istituita nel 2016 proprio per l’occasione una fondazione, anch’essa svizzera, che si sta già occupando di raccogliere il denaro necessario.

L’autorizzazione a procedere è stata data dal cardinale Pietro Parolin, come ha comunicato con entusiasmo il presidente della sopra menzionata fondazione Jean-Pierre Roth, parole riportate dal quotidiano “La Libertè”. “Gli ecclesiastici non amano prendere rischi sul piano finanziario. Bisogna dunque avere il denaro prima di lanciarsi”. Il banchiere svizzero riferisce che da tempo in Vaticano era in progetto un ampliamento degli spazi a disposizione dell’esercito del papa, ormai diventati troppo angusti per ospitare anche le famiglie delle Guardie, previste in aumento dalle 110 unità attuali alle 135.

Il progetto include anche l’abbattimento dei tre edifici, due ottocenteschi ed uno degli anni 20 del novecento, ormai divenuti fatiscenti: non essendo mai stati risanati, infatti, presentano problemi di umidità. La superficie interessata, per un complesso che non dovrebbe superare due unità immobiliari, è di oltre 14mila metri quadri per circa 50mila metri cubi di volume. Il progetto è affidato ad una società ticinese, la Durisch+Nolli, che si occupa di architettura. “Non abbiamo indetto un concorso per carenza di mezzi finanziari”, continua Roth, “La abbiamo scelta perchè ha esperienza nella ristrutturazione di edifici religiosi”.

I lavori andranno avanti per almeno 4 anni e si prevede un utilizzo delle nuove caserme a partire dal 2024.

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