Vaticano, ora il Covid-19 spaventa: "Misure severe per tutto l'anno"

Il Governatorato del Vaticano annuncia l'estensione delle "misure severe" per tutto l'anno corrente. Ora la Santa Sede si ferma

Vaticano, ora il Covid-19 spaventa: "Misure severe per tutto l'anno"

Il Vaticano sembra prepararsi al peggio. Le "misure severe" si protrarranno almeno sino alla fine di questa annualità. La novità si deduce da un documento interno, che deriva da quanto prima annotato mediante un'analisi complessiva e poi stabilito nero su bianco dal Governatorato.

Il Covid-19 si è diffuso pure all'interno della Santa Sede, dove è stato registrato più di qualche caso nel corso di queste settimane. L'ultimo in ordine di tempo riguarda un monsignore italiano che dimora presso Santa Marta, dove risiede anche il pontefice argentino. Papa Francesco, nel corso di queste ore, si sarebbe sottoposto ad un tampone. Il secondo, tenendo in considerazione anche quanto raccontato dai media britannici all'inizio di questo mese. Per quanto dalle parti di piazza San Pietro non abbiano mai confermato la sussistenza del test. Santa Marta, però, dovrebbe essere sanificata proprio in questo momento. Ma in cosa consisteranno queste "misure severe" annuali?

Udienze sospese, negozi chiusi (tranne la farmacia ed il supermercato interni alle mura leonine), piazza e Basilica sigillate: queste sono solo alcune delle contromisure che sono state adottate. Le stesse che, con buone probabilità, saranno estese nel tempo. Un occhio, però, è stato riservato pure alle casse, dato che nel documento si legge quanto segue: "...sono state esaminate le problematiche di natura economica che l'attuale emergenza sanitaria, causata dal Covid-19 ha purtroppo fatto emergere". A riportare il virgolettato, tra gli altri, è stata anche l'Adnkronos. La conseguenza della disamina è quella già premessa: "...si è determinato di procedere con alcuni provvedimenti immediati che dovranno essere applicati nel corso di tutto l 'anno 2020". Il 3 aprile, insomma, la data indicata sino a questo momento dalle autorità civili come possibile punto di svolta, non viene presa in considerazione quale scadenza delle disposizioni straordinarie. Almeno di alcune di quelle disposizioni, che avranno un seguito.

Anche la sfera lavorativa delle persone che operano in Vaticano è stata interessata dal documento del Governatorato: "Tali disposizioni che possono apparire severe - si legge nel testo - sono state prese in accordo col Presidente al fine di mitigare nel breve periodo il grave impatto economico che sta subendo anche il Governatorato, evitando nell'immediato ogni ulteriore drastica misura".

Le trasfere di lavoro non si svolgeranno. E molti degli uffici se non tutti sono chiusi. C'è qualche eccezione relativa ad "imprescindibili motivi istituzionali". Il Vaticano, come il resto del mondo, si è fermato.

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