Cronache

Veneto, il sì alla legge sugli abbattimenti dei lupi

Sergio Berlato, presidente della terza commissione: "Il provvedimento mira soprattutto a suscitare una reazione da parte del governo nazionale, unico in grado di risolvere la questione con il Piano nazionale di gestione del lupo"

Veneto, il sì alla legge sugli abbattimenti dei lupi

Le polemiche nate a Trento e Bolzano sulle leggi gemelle per l'abbattimento dei lupi, non hanno scoraggiato la regione Veneto a seguirne l'esempio e sul progetto di legge "Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori" è arrivato il primo sì. Primo firmatario, il capogruppo della Lega Nord Nicola Finco.

Le polemiche e l'indignazione degli ambientalisti avevano portato il Consiglio dei ministri a impugnare le leggi delle due province autonome il 6 settembre. A fomentare le discussioni, anche la foto di un lupo ucciso con un fucile in Lessinia a fine settembre.

Solo pochi giorni fa, riporta il Corriere, è giunta una lettera del consorzio dell'Asiago dop al ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio: "L'Altopiano, il più esteso d'Europa con i suoi 878 chilometri quadrati, l'area a più alta densità di malghe dell'intero arco alpino, rischia lo spopolamento proprio delle malghe a causa delle crescenti razzie da parte dei lupi", si legge.

Che la legge del Veneto sull'abbattimento dei lupi possa fare la stessa fine di quelle di Trento e Bolzano, Finco lo sa bene: "Le due leggi gemelle sono già state impugnate e inevitabilmente lo sarà anche quella veneta ma segnalo che, al momento dell'impugnazione di quelle leggi i ministeri competenti si erano impegnati per l'attivazione di un piano di contenimento del lupo. I ministeri non possono essere sotto scacco a causa delle lobby ambientaliste. È tempo di agire. A nessuno piace l'idea di uccidere i lupi, ma i comuni sono disperati e c'è chi non avrà più il coraggio di arrivare alle malghe la prossima stagione".

Finco quindi ha ben chiari in mente quali saranno gli step successivi e se la legge dovesse essere impugnata, nessun problema, sarà Roma ad occuparsi della questione. Così infatti anche Sergio Berlato, presidente della terza commissione: "Il provvedimento mira soprattutto a suscitare una reazione da parte del governo nazionale, unico in grado di risolvere la questione con il Piano nazionale di gestione del lupo".

Nel frattempo le polemiche non sono tardate ad arrivare. "Con i voti favorevoli di Lega, Lista Zaia e Fratelli d'Italia e il nostro netto 'no', si è votata una norma palesemente incostituzionale che non risolve per niente il problema delle predazioni. È scandaloso che si intasino le istituzioni per provvedimenti senza futuro in sfregio allo Statuto regionale che prescrive di snellire e non si appesantire l'assemblea", ha commentato il dem Andrea Zanoni.

Sulla questione si è speso anche l'attore Alessandro Gassmann, direttore del teatro Stabile del Veneto che su Twitter ha commentato: "In Veneto l'abbattimento dei lupi diventa legale. Gli abbiamo tolto il territorio, abbiamo inquinato, deforestato, cementificato, bruciato e ora gli diamo il colpo finale.

Vergognamoci".

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