Cronache

Veneto verso la zona gialla: Zaia annuncia la data

Il governatore Luca Zaia annuncia: "Da lunedì rischiamo di essere in zona gialla". Mascherine obbligatorie all'aperto e limitazioni: cosa può cambiare

Veneto verso la zona gialla: Zaia annuncia la data

Nei prossimi giorni il Veneto rischia di subire restrizioni a causa di un peggioramento del quadro epidemiologico. A mettere in guardia tutti è stato il governatore Luca Zaia, che nel punto stampa sull'andamento della pandemia ha fatto sapere che - se queste tendenze dovessero essere confermate - da lunedì 20 dicembre la Regione finirà in zona gialla: "Siamo appesi a un filo con l'area medica, occupata al 13,7%. Ci manca pochissimo per arrivare al limite e con il bollettino di venerdì potrebbe arrivare la notizia del passaggio in zona gialla, con restrizioni a partire da lunedì".

Veneto (ma non solo) verso il giallo

Il Veneto ha superato la soglia di allerta con due parametri su tre: l'incidenza dei contagi (con 450 positivi su 100mila abitanti) e l'occupazione delle terapie intensive al 12,8%. Dunque la previsione del presidente Zaia è che il Natale potrebbe essere in giallo, così come il Capodanno e l'Epifania. Senza dimenticare che rimane sempre presente l'ombra di un'ulteriore stretta: "Poi se si continua a crescere ci avvicineremo all'arancione e cominceremo a parlare di chiusure dei confini comunali, accesso vietato a chi non ha il super green pass...". Ma, almeno per il momento, viene esclusa l'ipotesi di una zona rossa: "A oggi non ci sono prospettive negli algoritmi".

Zaia si è detto preoccupato per il fatto che la pressione ospedaliera continua a farsi sentire in maniera notevole: "Il Covid è un paziente complicato che prevede team di cure impegnativi e sforzi ospedalieri e di cura importanti". Se da una parte è vero che nove pazienti e mezzo su dieci "vengono curati a casa", va sottolineato che dall'altra "quel cinque su cento che richiede un ricovero devono trovare un posto letto per le cure".

Cosa cambia in zona gialla

Oltre al Veneto rischiano il giallo anche la Liguria, le Marche, il Lazio, la Lombardia e la provincia autonoma di Trento. Che nelle prossime settimane potrebbero aggiungersi a Friuli Venezia Giulia, Bolzano e Calabria già situate in questa area. Si passa in zona gialla quando si registrano 50 casi settimanali per 100mila abitanti, il 15% di posti letto occupati nei reparti Covid-19 e il 10% di posti letto occupati nelle terapie intensive.

L'unica sostanziale novità è l'obbligo di mascherina anche all'aperto, che varrà per tutti. Non è previsto nessun coprifuoco e gli spostamenti saranno liberi.

Per coloro che non si sono sottoposti alla somministrazione del siero contro il Coronavirus resterà ovviamente valida la regola del super green pass, che si ottiene solamente vaccinandosi o guarendo dal Covid-19: i non vaccinati non potranno accedere alle attività sociali e di svago (bar, ristoranti, stadi, cinema e teatri ad esempio).

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